L'amministratore Palasciano denuncia il sindaco Marchionna: «È lui che sta affossando la Multiservizi»

L'amministratore unico della Brindisi Multiservizi Giovanni Palasciano
L'amministratore unico della Brindisi Multiservizi Giovanni Palasciano
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 10 Settembre 2023, 05:00

Non si è limitato semplicemente ad inviare in Procura, per conoscenza, la lettera indirizzata al sindaco Giuseppe Marchionna, nella quale il primo cittadino è accusato di inadempienze nei confronti della Brindisi Multiservizi.

La preoccupazione

L’amministratore uscente della società in house del Comune Giovanni Palasciano, infatti, teme di poter subire anche conseguenze penali a causa del mancato versamento di contributi previdenziali e trattenute fiscali. Tutto questo, secondo Palasciano, a causa della mancata “liquidazione degli importi maturati dalla società” da parte del Comune, così come messo nero su bianco nella lettera indirizzata a Marchionna.

Esposto in Procura

E così, l’amministratore unico ha presentato un esposto in Procura proprio denunciando le presunte responsabilità del primo cittadino. Il Comune, ricorda nell’esposto Palasciano, “ha approvato, senza riserve, il bilancio 2022, unitamente alla relazione sul governo societario ed alla situazione economica e patrimoniale al 30 aprile 2023”. In questi atti, si legge ancora nella denuncia, “si faceva presente, tra le altre, che la Multiservizi è in una situazione di crisi di liquidità in ragione del fatto che, a fronte dell’aumento dei costi di gestione, il Comune aveva ridotto i corrispettivi previsti dal contratto di servizio di circa 600mila euro; interrotto il contratto di manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica illuminazione e degli impianti semaforici, con conseguente minor affidamento, da aprile a dicembre 2022, di 210.654 euro; disposto la sostituzione di 15 parcometri con una spesa complessiva di 87mila euro; negato l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori straordinari stanziati nel contratto dei servizi per la manutenzione di scuole, impianti sportivi e termici per un importo di 110.066 euro; omesso di saldare fatture già emesse dalla Multiservizi per complessivi 210mila euro circa”.

La “manovra”

In sostanza, per Palasciano ci si trova “al cospetto di una condotta univocamente finalizzata a ridurre le risorse economiche e finanziarie della società”. Una manovra, secondo l’amministratore, la cui “vera finalità” sarebbe “quella da parte del sindaco Giuseppe Marchionna di addossare al sottoscritto la sua deliberata inerzia amministrativa, prima di procedere alla nomina del nuovo amministratore”. Una conclusione alla quale Palasciano è giunto partendo dal fatto che “non avendo, per le ragioni anzidette, liquidità di cassa, ho potuto pagare solo parzialmente gli stipendi di agosto ai dipendenti della società”. Proprio alla luce di questo, “sono state pubblicate su quotidiani locali notizie concernenti le iniziative intraprese dai Cobas e da altre sigle sindacali, per effetto del parziale pagamento delle retribuzioni. Fatto sta che, a fronte delle (in parte legittime) rimostranze dei lavoratori, il sindaco ha lasciato intendere che si sia trattato di una mia scelta finalizzata, non si capisce bene per quale motivo, a danneggiare i dipendenti laddove, invece di corrispondere per intero gli stipendi ai dipendenti, io avrei utilizzato le risorse economiche della società per eseguire il pagamento di non meglio specificati progetti”.

L'autodifesa

Circostanza, per l’amministratore, “smentita dal fatto che non appena ho incamerato ulteriori entrate la restante parte degli stipendi è stata immediatamente pagata”. Allo stesso tempo, Palasciano ha accusato pubblicamente Marchionna di avere “inopinatamente tagliato fondi alla società” e di essere “del tutto inadempiente al pagamento dei crediti che la Brindisi Multiservizi vanta nei suoi confronti”. L’amministratore spiega di avere denunciato pubblicamente “la gravità di una situazione di tal fatta, laddove sarebbe inaudito che un primo cittadino, pur di addebitare al sottoscritto la grave crisi economico-finanziaria della società, che lui stesso ha deciso di non risolvere rimandando la copertura della perdita di esercizio di circa 617mila euro alla chiusura dell’esercizio 2027, sia disposto a far pagare questo prezzo ai dipendenti della Multiservizi facendo venir meno la continuità aziendale”. Lo stesso sindaco, attacca ancora, “continua imperterrito ad ignorare le mie richieste di saldare al più presto le fatture impagate”. Alla luce di questo, il manager - che ha nominato come suo legale l’avvocato Alessandro Dello Russo - lascia “valutare all’Autorità giudiziaria se nei fatti esposti vi siano condotte penalmente rilevanti, facendo, ove occorra, sin d’ora espressa istanza di punizione nei confronti di eventuali responsabili”.

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