Brindisi tra movida e locali pieni: «Questa città è una realtà»

Brindisi tra movida e locali pieni: «Questa città è una realtà»
di Carmen VESCO
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Lunedì 30 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:13

Qualcuno ha tenuto a ricordare che nel pieno dell’estate i locali di Brindisi e in particolare quelli di piazza Mercato nel weekend sono sempre stati gremiti, qualcuno ha auspicato che non tornino i vecchi tempi in cui in quella stessa piazza governava il parcheggio selvaggio, e qualcuno ha chiesto più attenzioni anche ad altri aspetti. Ma in generale vince la positività. Così è stato accolto il lungo commento dell’ex assessore al Turismo e alle Attività produttive Oreste Pinto, attualmente in giunta con delega al Verde pubblico e allo Sport. «Piazza Mercato: una piazza così bella, vivace e piena ce l’hanno poche città in Italia». Parole di elogio che hanno colpito i brindisini, raccogliendo, innumerevoli like e commenti positivi, solo qualche provocazione e qualche costruttivo consiglio, quelle espresse dall’assessore Oreste Pinto sul suo personale profilo Facebook.

L'elogio della città

«Ma è da almeno due mesi che anche molti altri luoghi di Brindisi e tantissimi locali registrano costantemente il sold out, producendo lavoro, propagando competenze professionali, attirando visitatori, promuovendo produzioni locali e generando ricchezza. E anche l’estate scorsa era andata in modo simile», ricorda l’assessore. «Piazza Dante, largo Concordia, i tre Corsi, lungomare Regina Margherita, via Rubini, via Conserva, piazza Cairoli, la zona circostante il Teatro Verdi: ovunque a Brindisi c’è movimento ed economia. E chi non vede è solo perché non vuole vedere o perché ha altri interessi, anche politici, da promuovere. A coloro che, anche in modo indiretto, tendono a deprezzare la nostra città, che è un luogo unico, ricco di storia ed umanità, vorrei far conoscere la miriade di imprenditori seri, onesti e accoglienti che hanno investito risorse proprie o che si sono indebitati puntando sul futuro di questa terra fantastica», aggiunge. «Vorrei presentare loro i tanti giovani che hanno costruito o trovato un lavoro nei luoghi della loro infanzia, combattendo con i fatti quella linea di pensiero remissivo e cancerogeno che porta a credere che l’emigrazione sia ancora un evento ineluttabile. Vorrei dire loro che se volessero esprimere un parere dotato di un minimo di credibilità dovrebbero fare un giro in città. O forse basterebbe guardare la seconda foto, scattata su corso Garibaldi alle 23.45 del 28 agosto».

E conclude: «Brindisi non è solo potenzialità. È una realtà. Certo, c’è molto da fare e ancora tanto da crescere. Ma siamo pur sempre una città costruita da migliaia di persone che con cuore, professionalità e passione sono riuscite ad avviare il motore del cambiamento di passo».

Le reazioni

Al post qualcuno ha risposto che certo è «tutto bello ma la gioventù istruita non può avere come obiettivo l’apertura dell’ennesimo bar», qualcun altro che «Brindisi è seconda a nessuno ma che il centro storico deve essere adeguatamente valorizzato, con specifici interventi di arredo urbano, che lo rendano ancora più godibile e attrattivo». Poi il lungo commento di “opposizione” con consigli costruttivi come quello di Massimiliano Oggiano: «Con estremo garbo faccio presente che la vivacità notturna nel periodo estivo di questa città è da sempre esistita perché naturalmente portata ad esserlo per tutta una serie di peculiarità naturali e non solo e grazie alla intraprendenza dei gestori. Però già dall’autunno questa città va in letargo», sottolineando che ci vuole «una visione della gestione e della programmazione condivisa che manca, e manca perché evidentemente c’è un problema di fondo». «In conclusione quello che sta facendo questa amministrazione (al netto del tuo impegno) è gestire l’ordinario e poi non aver coraggio ad andare oltre», aggiuge Oggiano, secondo il quale «non si può pensare di fare turismo cambiando il nome di una spiaggia da Cala Materdomini in Seaty Beach o l’Ostello della Gioventù in Seaty Hostel per rendere una città attrattiva turisticamente». 
A prendere la parola è anche il sindacalista della Cisl, Antonio Baldassarre, che lancia alcune idee. «Primo, sistemare un po’ di chianche nelle vie del centro storico e migliorare l’illuminazione (mi riferisco alle viuzze che dal centro vanno su Ppiazza Santa Teresa e verso la Cattedrale). Secondo, un progetto di riqualificazione della parte della zona via Lata e tutte le vie adiacenti», dice il sindacalista, che chiude esprimendo un suo sogno: «Un progetto per riqualificazione della zona ex carbonile, a fianco al Monumento (è competenza del Comune?). Magari anche in partenariato pubblico-privato favorendo start up under 40».

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