Litoranea nord “dimezzata” a causa del crollo della falesia tre anni fa, ripristino dietro l'angolo: ieri sopralluogo e saggi

Il restringimento sulla litoranea causato dal crollo della falesia
Il restringimento sulla litoranea causato dal crollo della falesia
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 5 Agosto 2023, 05:00

Qualcosa si muove, dopo anni di attesa, sulla litoranea a nord di Brindisi. L’amministrazione, infatti, avrebbe recuperato i fondi necessari per ripristinare il tratto di carreggiata crollato, tra parco Sbitri e località Case Bianche, della Sp41 a causa dello smottamento della falesia.

Le verifiche sul posto ed il progetto di ripristino

Proprio ieri mattina, infatti, hanno preso il via alcune attività propedeutiche che comprendono la realizzazione di carotaggi per verificare la stratificazione geologica e, di conseguenza, la stabilità del terreno. E proprio contestualmente all’avvio dei saggi sempre ieri c’è stato un sopralluogo da parte dei tecnici di palazzo di città. Le operazioni dovrebbero concludersi nella giornata di lunedì, mentre dal poco che trapela dal municipio il progetto per il ripristino della carreggiata sarebbe già stato redatto. A disposizione per l’intervento, atteso ormai da diversi anni, ci sarebbero circa 200mila euro, somma sufficiente a ripristinare la transitabilità, su quel tratto di litoranea, con doppio senso di marcia. Fino ad oggi, infatti, la parte più vicina al crollo è stata transennata, riducendo la carreggiata ad una sola corsia e costringendo quindi all’installazione di un semaforo in modo da gestire il traffico in maniera alternata.

L'incidente del maggio del 2021 e le tante denunce negli anni

Il crollo è avvenuto ormai più di tre anni fa, in una mattinata del maggio del 2020 ed oltre alla strada ha coinvolto un tratto di spiaggia sul quale, fortunatamente, in quel momento non si trovava nessuno. Così come nessuna auto stava transitando sulla sp41 al momento dello smottamento. Il punto, tra l’altro, era già segnalato come pericoloso da una transenna. Era già all’epoca abbastanza evidente, infatti, che prima o poi la falesia sarebbe venuta giù, portando con sé anche una parte della carreggiata. Del resto, il fenomeno dello smottamento delle falesie riguarda praticamente tutta la costa nord di Brindisi che, non a caso, è considerata ad elevato rischio geomorfologico dall’Autorità di bacino, la quale infatti ha inibito la balneazione su buona parte del litorale proprio a causa dell’elevato rischio di crolli. Inibizione che viene inserita, ogni anno, in un’apposita ordinanza con la quale si vieta la balneazione, il transito ed il parcheggio nelle aree a rischio. Sulla questione, negli ultimi anni, erano intervenuti più volte, con denunce e anche con video che segnalavano i disagi dei cittadini, in particolare gli allora consiglieri comunali di opposizione Massimiliano Oggiano e Gianluca Quarta, oggi rispettivamente vice sindaco con delega all’Urbanistica ed alla Riqualificazione della costa ed assessore ai Lavori pubblici.

Due anni fa interventi propedeutici. Poi più niente

Qualcosa, per la verità, sembrava muoversi già ad un anno da quanto accaduto. L’allora sindaco Riccardo Rossi, infatti, aveva annunciato l’avvio dei lavori di consolidamento della litoranea. «In seguito allo studio geologico dell’area, si sta procedendo - riferiva infatti l’allora primo cittadino a maggio del 2021 - con la pulizia della zona e il posizionamento dei blocchi di pietra di cava per rinforzare la falesia. Questo permetterà di recuperare i 20 metri circa di ampiezza della strada attualmente compromessi. Un intervento per la sicurezza e la fruibilità della zona in prossimità della stagione estiva». Proprio in quella occasione, tra l’altro, diversi cittadini segnalarono un problema simile, sempre dovuto al crollo della falesia a causa dell’erosione costiera, anche nell’area di Giancola. Un problema che, secondo le denunce, sarebbe stato anche più grave perché il restringimento della carreggiata interessava una curva, rappresentando quindi un grave pericolo per gli automobilisti in transito. Da allora, tuttavia, nessun altro intervento fu realizzato per ampliare nuovamente la carreggiata fino alle originarie due corsie.

Intervento che, a quanto pare, ora sarebbe molto vicino anche grazie all’individuazione di fondi ad hoc.

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