Assenteisti al Comune: tornano in libertà i "furbetti del cartellino"

Un fotogramma dei video della Finanza
Un fotogramma dei video della Finanza
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Giovedì 4 Agosto 2016, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 10:30

BRINDISI - Liberi, ma sospesi dal servizio i due dipendenti comunali finiti ai domiciliari lo scorso venerdì: Carlo Giuseppe Larocca, il titolare della nota pizzeria brindisina Romanelli e Luigi Antonino, entrambi impiegati in servizio al centro per anziani del rione Bozzano, dovranno stare forzatamente alla larga da palazzo di città per un anno. Lo ha deciso il gip Tea Verderosa che ha accolto, dopo gli interrogatori di garanzia di ieri, le istanze dei difensori: Ladislao Massari e Mauro Masiello. E' stata così sostituita la misura cautelare coercitiva degli arresti con una meno pesante.
Rigettata la richiesta di applicazione di un provvedimento interdittivo formulato dal pm Valeria Farina Valaori per gli altri due colleghi coinvolti: Antonio Caforio e Angelo Scalia che pure, sentiti dal gip, si sono dichiarati estranei ai fatti contestati.
Antonino, Caforio e Scalia sono accusati di aver timbrato il cartellino al posto di Larocca, il re delle “fritte” brindisine, che si sarebbe recato al lavoro per non più di un'ora al giorno a fronte delle sei previste dal contratto. Larocca ha firmato nei giorni scorsi una lettera di dimissioni. L'imprenditore ha confessato, ma ha difeso i colleghi. Le accuse per tutti gli indagati sono di concorso in truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico e di falso ideologico. Le indagini sono state condotte dalla guardia di finanza.

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