«Sono il vescovo di Bari e ho bisogno di soldi», 21enne pugliese arrestato per truffa nelle Marche

«Sono il vescovo di Bari e ho bisogno di soldi», 21enne pugliese arrestato per truffa nelle Marche
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Sabato 14 Maggio 2022, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 19:49

Aveva prima chiesto 2.500 euro, per la nonna che secondo quanto dichiarava non stava bene, poi ha finto di essere il vescovo di Bari, chiedendo altro denaro, fino ad arrivare in totale a 86mila euro. La truffa di un 21enne pugliese si è consumata ai danni di un anziano prelato in servizio nell'arcidiocesi di Fermo. L'uomo è stato posto ai domiciliari dopo esser stato arrestato dai carabinieri della stazione di Montecosaro, in provincia di Macerata.

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La ricostruzione

Nel mese di giugno 2021 il giovane, fingendo di trovarsi nel Maceratese, a causa delle gravi condizioni di salute della nonna, era riuscito a muovere a compassione il religioso, convincendolo prima ad offrirgli ospitalità, poi a consegnargli 2.500 euro per le cure dell'anziana donna e per fare rientro ad Andria, sua città natale.

Nei giorni successivi aveva telefonato al sacerdote, fingendo di essere il vescovo di Bari e esortandolo ad essere generoso e rassicurandolo che gli avrebbe restituito lui le somme elargite. Richieste di denaro e bonifici erano così diventati sempre più frequenti, anche perché l'indagato aveva nuovamente telefonato, fingendosi questa volta un impiegato postale di Andria, aveva convinto con ulteriori raggiri il parroco ad effettuare ulteriori bonifici per non incorrere in sanzioni penali per inesistenti illeciti fiscali. Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Macerata, sono partire da una denuncia dell'anziano sacerdote e hanno permesso di individuare il responsabile: la cifra complessivamente elargita fino a febbraio 2022 ammonta a circa 86mila euro nell'erroneo convincimento di aiutare una persona bisognosa e di evitare conseguenze di carattere fiscale penale. Il 21enne ha nominato come difensori di fiducia gli avvocati Raffaele Lo Sapio e Giangregorio De Pascalis del Foro di Trani. Sono in corso ulteriori indagini poiché non è escluso che ci siano altre ignare vittime.

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