"Siamo dottoresse, ci manda la Asl". Nuovo trucco, truffata un'anziana

"Siamo dottoresse, ci manda la Asl". Nuovo trucco, truffata un'anziana
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Venerdì 15 Settembre 2023, 19:15

«Signora siamo due medici, si tolga gli anelli, dobbiamo controllarle la saturazione». La truffa è servita. La vittima, in totale buona fede, si è lasciata raggirare. Risultato: spariti alcuni monili in oro che aveva in casa. Ricordi di inestimabile valore affettivo, oltre che economico. L’ultimo episodio - nel mirino sempre persone anziane, meglio se sole - è avvenuto nella mattinata di ieri a Mariotto, una delle due frazioni di Bitonto, quando una 75enne del posto ha ricevuto all’improvviso la visita di due donne, «caucastiche ma molto probabilmente non italiane», che, dopo aver suonato il campanello, fingendosi dipendenti della locale Asl, con una serie di raggiri, sono riuscite ad entrare in casa. Una volta all’interno, poi, con la scusa di dover eseguire dei controlli medici, le hanno chiesto di togliere «gli anelli» che indossava per poter «controllare la saturazione». Anche in questo caso, una storia dai contenuti assurdi.

Rubati anelli e collane d'oro

Eppure, ha funzionato per il solito meccanismo psicologico che impedisce alle persone fragili di rendersi immediatamente conto dell’inganno: l’anziana, infatti, ha iniziato a rispondere a tutte le domande delle due truffatrici che hanno arraffato il bottino, non ancora quantificato. Anelli, collane, monili in oro. Tutto perduto. Le due truffatrici, a quel punto, sono poi andate via senza lasciare alcuna traccia, a bordo di un’auto di colore bianco. Sulle tracce delle due donne ci sono ora i carabinieri che, giunti sul posto per i rilievi, dopo aver ascoltato il racconto della vittima («Le due donne hanno suonato alla porta d’ingresso, spacciandosi per dottoresse dell’Asl», ha riferito), e raccolto la sua denuncia stanno mappando le eventuali telecamere di videosorveglianza presenti in zona per analizzare i filmati, comprendere il percorso effettuato dalla vettura e individuare le presunte responsabili della truffa, probabilmente già note alle forze dell’ordine.

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