Sanità, arrivano le assunzioni: 20 tecnici di radiologia e due medici in pronto soccorso

Sanità, arrivano le assunzioni: 20 tecnici di radiologia e due medici in pronto soccorso
di Elga MONTANI
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Sabato 23 Marzo 2024, 05:00

Venti tecnici di radiologia e due medici in pronto soccorso. Sono le nuove unità assunte a tempo indeterminato dal Policlinico di Bari, per supportare la carenza di personale di cui si parla da tempo e che ha reso difficoltosa l’attività del nosocomio barese negli ultimi mesi. Il Policlinico, inoltre, ha provveduto a pubblicare anche una manifestazione di interesse con l’obiettivo di poter conferire incarichi temporanei che possano andare a garantire la sostituzione di infermieri, tecnici di laboratorio e ostetriche. I nuovi tecnici di radiologia, sottolineano dalla direzione del Policlinico di Bari, saranno fondamentali per la copertura dei turni. In questo modo sarà possibile migliorare il sistema di presa in carico dei pazienti e velocizzare i tempi di esecuzione degli accertamenti di diagnostica per immagini. 
Le chiamate, previste dal piano triennale del fabbisogno dell’azienda, avverranno attraverso l’ordine di graduatoria del concorso indetto dalla Asl Bari lo scorso anno. In totale, invece, al pronto soccorso arriveranno sette nuovi medici, i due a tempo indeterminato di cui si parla in apertura a cui si aggiungono altri cinque in formazione specialistica. Si tratta in questo caso di medici che hanno superato il concorso pubblico per una assunzione a tempo determinato della durata di un anno. 

Il piano di potenziamento del personale

«Si tratta solo dell’avvio di un piano di potenziamento del personale – aggiungono dalla direzione - che continuerà nei prossimi mesi anche per altre figure con l'obiettivo di assicurare stabilità e tranquillità agli operatori, garantendo nel contempo un miglioramento continuo nell'assistenza ai pazienti». Per quanto riguarda la manifestazione di interesse di cui sopra, tale procedura si è resa necessaria per sostituire circa 60 tra infermieri, tecnici di laboratorio, ostetriche che, pur essendo personale in forza al Policlinico, non sono effettivamente in servizio per varie ragioni (tra le quali possiamo citare maternità o altri congedi, oltre alle aspettative). Grazie a questa manifestazione di interesse si potrà procedere con la formazione di graduatorie utilizzabili espressamente per il conferimento di incarichi temporanei. La notizia delle assunzioni al Policlinico segue di poche settimane la denuncia fatta dalla Uil Fp Puglia che aveva reso nota una situazione divenuta molto complessa per il personale, costretto negli ultimi tempi ad un carico di lavoro non indifferente proprio a causa della mancanza di personale. In una nota dello scorso 8 marzo il segretario generale della Uil Flp Puglia, Antonello Barnabà aveva sottolineato come «le criticità derivanti dalla cronica carenza di personale al Policlinico di Bari» fossero diventate insostenibili ed inaccettabili. Il personale, proseguiva Barnabà nella nota, era costretto quotidianamente «a uno sforzo inumano per assicurare e rispondere alle necessità dell’utenza». «Il ricorso frenetico al lavoro straordinario, alla soppressione e rinvio dei riposi, ai doppi turni, alle attività in pronta disponibilità a copertura dei turni di servizio e in ultimo di rinunzia e non concessione delle ferie, non possono più rappresentare, per i livelli raggiunti, strumenti ordinari nella gestione dell’enorme volume di prestazioni che vedono impegnata l’Azienda Universitaria Ospedaliera», proseguiva Barnabà. 
D’altronde, lo stesso Policlinico nel mese di ottobre del 2023 era stato multato a causa perché parte del personale sanitario era rimasto in corsia più del dovuto. Ovvero si era verificata la condizione per cui c’era stata la mancata osservanza del riposo giornaliero consecutivo di 11 ore che spetta al lavoratore ogni 24 ore, il lavoro notturno, gli straordinari e anche il riposto settimanale di 24 ore consecutive. Le assunzioni avvenute ora non risolveranno completamente il problema, ma sicuramente sono un primo passo verso una completa rifunzionalizzazione dell’ospedale che potrà così garantire un migliore servizio ai pazienti, e allo stesso tempo far sì che il personale possa lavorare nelle migliori condizioni possibili. 
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