B&B e lotta all’abusivismo: stretta della municipale. “Spuntano” 500 strutture in appena cinque mesi

B&B e lotta all’abusivismo: stretta della municipale. “Spuntano” 500 strutture in appena cinque mesi
di Samantha DELL’EDERA
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Giovedì 10 Agosto 2023, 05:00

L'ultimo è stato chiuso, con ordinanza, nella giornata di ieri. Un bed and breakfast “a conduzione familiare” completamente abusivo a Madonnella, per il quale non era stata presentata alcuna Scia, ossia la segnalazione certificata di inizio di attività. La polizia locale di Bari lo ha individuato, nel corso dei controlli avviati sin da febbraio scorso, e ne ha quindi ordinato la chiusura.

L'ordinanza


«L’esercizio dell’attività di B&B – si legge nell’ordinanza - è consentito, previa segnalazione certificata di inizio di attività (Scia), da presentare al Comune in cui è sito l’immobile. Lo svolgimento dell’attività ricettiva di B&B, senza la previa segnalazione certificata di inizio attività, comporta una sanzione amministrativa da 5.000 a 10.000 euro e l’immediata chiusura». Ed è esattamente quello che è accaduto alla titolare della struttura extralberghiera.
Salgono a otto i bed and breakfast o affittacamere che sono stati scoperti e chiusi in quanto completamente abusivi.

Sono state invece 252 le violazioni contestate a vario titolo (mancata comunicazione dei prezzi minimi e massimi previsti, omessa esibizione della scia, numero posti letto superiore a quello dichiarato); 16 gli avvisi di avvio di procedimento per irregolarità nella presentazione della Scia. In totale le ispezioni sono state 116.

I numeri


Al 18 febbraio le strutture alberghiere censite erano 1.790: a distanza di cinque mesi sono diventate 2.275: ben 485 proprietari di bed and breakfast o affittacamere hanno deciso di regolarizzare la loro posizione.
Il Comune ha deciso di intensificare i controlli soprattutto nel momento in cui ha comunicato alle associazioni di categoria che sarebbe stata introdotta a Bari la tassa di soggiorno. Federalberghi, prima tra tutti, ha da sempre contestato il provvedimento considerandolo iniquo, dato che, sempre secondo l’associazione di categoria, a pagare sarebbero stati solo gli ospiti degli alberghi. All’associazione risultava un sommerso nell’extralberghiero di circa 2000 strutture.

La tassa di soggiorno


Intanto il regolamento per l’imposta di soggiorno è stato approvato in Consiglio comunale ed entrerà in vigore ad ottobre. Si pagherà l’imposta fino al quarto giorno di pernottamento. Sono previste delle esenzioni: ad esempio per i minori di 14 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici (ogni 20 partecipanti); i malati e coloro che li assistono anche in regime di day hospital, gli universitari fuori sede iscritti a qualunque università avente sede nel Comune di Bari e coloro che frequentano master o scuole di specializzazione; i disabili.
Per le riduzioni del 50 per cento, ne potranno usufruire solo i titolari delle strutture ricettive che applicano convenzioni ( corporate ) per il segmento business; i gruppi scolastici delle scuole medie inferiori e superiori in visita didattica; gli sportivi di età inferiore a 16 anni, componenti di gruppi sportivi partecipanti a iniziative e tornei organizzati in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Le tariffe invece non sono ancora state approvate dalla giunta. Probabilmente il provvedimento arriverà tra la prossima settimana e quella seguente. Si partirà da un euro e 50 per i due stelle, due euro per i 3 stelle e tutte le strutture dell’extralberghiero (dai bed and breakfast agli affittacamere), 3 euro per i quattro stelle e 4 euro per i cinque stelle. La tassa di soggiorno potrebbe portare alla città di Bari un gettito di circa 2 milioni e mezzo di euro, soldi che saranno riutilizzati per finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e potenziamento dei relativi servizi pubblici locali.

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