Scossa nella notte tra Grecia e Turchia di magnitudo 6.7: almeno 2 morti e 200 feriti

Scossa nella notte tra Grecia e Turchia di magnitudo 6.7: almeno 2 morti e 200 feriti
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Venerdì 21 Luglio 2017, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 13:40

La terra ha tremato in piena notte, scuotendo le case «come una trottola», secondo il racconto dei testimoni. Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito all'una e mezza locali (mezzanotte e mezza in Italia) il tratto di mar Egeo tra l'isola greca di Kos e la penisola turca di Bodrum, provocando due vittime - un 39enne turco e un ventenne svedese in vacanza in Grecia, uccisi nel crollo di un bar - e quasi 500 feriti, la maggior parte lievi. Tra le persone ricoverate, non risultano italiani.



Il sisma, avvenuto a una profondità di circa 10 km, è stato seguito da un mini tsunami, con onde alte circa mezzo metro che hanno travolto case, negozi e auto parcheggiate sulla costa di Bodrum, arrivando fino a un centinaio di metri dal mare. Una notte di paura, scandita da decine di scosse di assestamento - almeno 160, secondo la stima dell'osservatorio di Kandilli a Istanbul - che hanno spinto migliaia di turisti a dormire all'addiaccio, su sdraio, lettini e giacigli di fortuna. I danni più gravi sono avvenuti nel centro storico di Kos. Lesionate chiese, l'antica moschea e la fortezza del 14/o secolo all'ingresso del porto principale, oltre a diverse abitazioni non antisismiche.

È lì che si sono registrati anche i feriti più gravi, alcuni dei quali elitrasportati in ospedali ad Atene o nelle vicine isole di Rodi e Creta. Tra questi, anche diversi stranieri, tra cui un norvegese, un turco e un albanese. In totale, sono circa 120 le persone ferite a Kos. Fuori uso anche il porto dell'isola. A Bodrum, invece, tanta paura ma solo danni minori. Il ministro della Salute turco ha fissato a 358 il numero delle persone medicate, quasi tutte per ferite lievi, riportate per lo più nei momenti di panico successivi al sisma, quando molti sono corsi fuori dalle abitazioni e qualcuno si è anche lanciato dalle finestre dei piani più bassi. A sera, solo 24 dei feriti erano ancora ricoverati negli ospedali turchi, 5 dei quali in condizioni più serie. Entrambe le località colpite, sulle due sponde dell'Egeo, al momento del sisma erano affollate di turisti. Nelle prime immagini circolate, in piena notte, i bar all'aperto e gli altri locali apparivano pieni di stranieri, tra cui molti inglesi, tedeschi, olandesi e russi. Numerosi anche i turchi in vacanza a Kos. Nonostante il porto sia rimasto fuori uso, le autorità greche hanno autorizzato una nave di Ankara a fare la spola tra le due coste per riportare a casa centinaia di persone.

Tanta paura anche tra le decine di italiani in vacanza nei centri colpiti. Tra molti disagi, in tanti hanno cercato di lasciare Kos già in giornata. Dopo alcune ore di stop, è tornato progressivamente a funzionare l'aeroporto dell'isola, permettendo ai primi connazionali di imbarcarsi su voli diretti o via Atene. Ma fino a sera, alcuni erano ancora bloccati. Di un gruppo di 10 giovani reatini, in viaggio di maturità, la metà risultava in attesa di un volo. Pochi i turisti italiani che oggi hanno scelto comunque di recarsi sull'isola. Molti hanno anche lasciato Bodurm o annullato le loro prenotazioni. «Solidarietà» alle zone colpite è giunta da Bruxelles. «L'Ue è pronta a offrire il suo pieno sostegno», ha assicurato il commissario per la gestione delle crisi, Christos Stylianides, offrendo anche la disponibilità del sistema satellitare Copernicus a supporto delle autorità nazionali di protezione civile. Per fronteggiare l'emergenza, ha spiegato il sindaco di Kos, Giorgos Kyritsis, è stato mobilitato anche l'esercito.

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