Allarme scarlattina, è boom di casi. Medici: «Mancano gli antibiotici». Sintomi e come riconoscerla

Preoccupa, in particolare, la situazione in Veneto

Scarlattina, è boom di casi in tutta Italia: sintomi, contagio e come curarla
Scarlattina, è boom di casi in tutta Italia: sintomi, contagio e come curarla
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Giovedì 4 Maggio 2023, 16:51

Boom di scarlattina. Un aumento di casi che non si ferma da gennaio. Maggiormente colpiti sono i bimbi e ragazzi con meno di 15 anni. Preoccupa, in particolare, la situazione in Veneto: qui si registra un'impennata dei casi, con 1.166 in soli tre mesi. L'anno scorso? Circa 116. Ma è un problema europeo. Già nel corso del 2022 diversi Paesi europei (Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito) avevano dati preoccupanti. 

Cos'è la scarlattina

Di cosa stiamo parlando? La scarlattina è una malattia infettiva acuta e contagiosa.

A provocarla è un'infezione da batteri streptococchi beta-emolitici di gruppo A, il batterio che causa la scarlattina. "Lo streptococco di gruppo A (GAS) è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche bambini più piccoli - segnala il ministero della Salute -. In rari casi i batteri GAS possono causare un'infezione grave nota come malattia invasiva da GAS (iGAS). E i bambini reduci da infezioni virali come la varicella o l'influenza sono a maggior rischio di sviluppare l'infezione da iGAS". In questo momento gli esperti sono preoccupati soprattutto da una cosa. Lo spiea  Andrea Lo Vecchio, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica: "L'aumento delle forme invasive, che sono causa di manifestazioni molto serie".

I sintomi

I sintomi della scarlattina sono:

febbre alta fino a 39-40 °C (lieve nei bambini più piccoli),
brividi,
mal di testa,
mal di stomaco,
vomito,
forte mal di gola con difficoltà nella deglutizione,
talvolta tonsille bianche,
linfonodi del collo ingrossati.

I bambini di età inferiore ai 3 anni possono presentare anche congestione nasale, mentre nei neonati spesso si rileva irritabilità e diminuzione dell’appetito.

Come curarla

Una volta che l’infezione è confermata, il pediatra probabilmente potrà prescrivere un antibiotico. In Italia, il farmaco di prima scelta è in genere amoxicillina con acido clavulanico (per esempio Augmentin®). Ma in alternativa è possibile ricorrere per esempio a claritromicina (Veclam®, Macladin®, …). La febbre probabilmente passerà nel giro di 24 ore e il bambino non sarà a quel punto più contagioso, ma è indispensabile continuare il trattamento fino al termine per essere sicuri di debellare completamente l’infezione e non correre così il rischio di sviluppare febbre reumatica. Il trattamento antibiotico permette inoltre di ridurre leggermente anche la durata degli altri sintomi.

 

Alternative all'antibiotico

È carente in tutta Italia, da alcune settimane, l'antibiotico amoxicillina, appartenente alla famiglia delle penicilline e utilizzato contro varie malattie infettive nei bambini, dalla scarlattina all'infezione da streptococco di tipo A. Il farmaco è infatti indicato nella lista di quelli attualmente carenti, pubblicata sul sito dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). L'amoxicillina risulta non disponibile per varie tipologie ed aziende produttrici. Per alcuni formati la data di fine carenza è indicata entro la fine di maggio ma per altre tipologie bisognerà attendere anche oltre l'estate per un ritorno alla piena disponibilità. Quanto ai motivi della carenza, l'Aifa ne indica vari: l'elevata richiesta, problemi produttivi, la cessata commercializzazione temporanea o forniture discontinue. Sono comunque disponibili dei farmaci equivalenti a questo antibiotico: per i trattamenti alternativi, l'Aifa consiglia di rivolgersi allo specialista o al medico di medicina generale.

Come avviene il contagio

La scarlattina è l’unica malattia esantematica causata da un batterio. Si tratta, in particolare, dello streptococco di gruppo A. Ovvero lo stesso batterio che è causa della faringite streptococcica. Colpisce in uguali percentuali maschi e femmine, mentre l’età maggiormente interessata è la fascia i tra 5-15 anni.

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