"Mare monstrum", aumentano i reati ambientali. Puglia seconda dopo la Campania

"Mare monstrum", aumentano i reati ambientali. Puglia seconda dopo la Campania
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Lunedì 4 Settembre 2023, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 11:25

Cemento illegale, inquinamento e maladepurazione, pesca di frodo mettono sotto scacco il mare italiano e le aree costiere. Sono 19.530 reati ambientali accertati nel 2022 lungo le coste italiane, il 3,2% in più rispetto al 2021, mentre gli illeciti amministrativi, 44.444, sono cresciuti del 13,1%. La Puglia è seconda per reati dopo la Campania.

Il nuovo report Mare Monstrum 2023 di Legambiente indica che oltre un milione di controlli delle Capitanerie di porto e delle forze dell'ordine hanno accertato, tra reati e illeciti amministrativi, 8,7 infrazioni per ogni km di costa (erano state 7,5 nel 2021), una ogni 115 metri.

L'associazione avanza otto proposte per rafforzare la tutela.

Il rapporto: Puglia seconda

Queste proposte vanno dalle demolizioni delle case abusive affidate ai Prefetti agli investimenti sui depuratori fino alla lotta alla pesca illegale. Nel rapporto, presentato alla vigilia dell'anniversario dell'uccisione del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per tenere viva la memoria del suo impegno contro speculazioni e illegalità, si legge inoltre che il 48,7% dei reati si registra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa, con la Campania che guida la classifica nazionale con 3.345 reati (il 17,1% del totale nazionale), seguita da Puglia, Sicilia, Lazio e Calabria.

Basilicata è, invece, in testa per numero di infrazioni per km di costa (32,7 per ogni km) seguita dall'Emilia Romagna, dal Molise, dall'Abruzzo e dal Veneto. In particolare per quanto riguarda i reati ambientali lungo le coste, nel 2022 a farla da padrone è il ciclo illegale del cemento (dalle occupazioni di demanio marittimo alle cave illegali, dagli illeciti negli appalti per opere pubbliche fino all'abusivismo edilizio) che rappresenta da solo il 52,9% dei reati (10.337).

Seguono i diversi fenomeni d'illegalità, dalla mala-depurazione allo smaltimento dei rifiuti, che Legambiente classifica con la voce «mare inquinato» con 4.730 illeciti penali e dalla pesca di frodo, con 3.839 reati. Infine, ammontano a 624 le violazioni del Codice della navigazione relative alla nautica da diporto, anche in aree protette, un dato in netta crescita rispetto ai 210 del 2021 (+197,1%), con 286 persone denunciate/ arrestate e 329 sequestri. Le diverse filiere delle illegalità ambientali hanno anche un forte impatto economico: il valore dei sequestri e delle sanzioni amministrative è stato nel 2022 di oltre 486 milioni di euro (in calo del -22,3% rispetto al 2021).

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