Nella mia intervista alla radio australiana Abc ho affermato che nel 2015 c'è stato un altro golpe delle potenze straniere, che hanno usato le banche invece dei carri armati»: così il durissimo commento dell'ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis sul suo blog agli ultimi sviluppi della crisi greca.
«Leggere la dichiarazione del vertice - scrive in un altro passaggio Varoufakis - è come leggere un documento che elenca i termini della resa della Grecia. È una dichiarazione che conferma che la Grecia diventa un vassallo dell'Eurogruppo».
Quella dichiarazione, prosegue, «non ha niente a che vedere con l'economia, non si preoccupa di indicare un'agenda riformista che possa tirar fuori la Grecia da questa situazione. È una manifestazione pura e semplice della politica dell'umiliazione.
Anche chi disprezza il nostro governo non può non vedere che la lista di richieste dell'Eurogruppo rappresenta un'importante presa di distanza dalla decenza e dalla ragione. La dichiarazione segnala un completo annullamento della sovranità nazionale, senza sostituirla con un'entità sopra-nazionale e pan-europea. Gli europei, persino quelli a cui non frega niente della Grecia, devono stare attenti».