In migliaia in Duomo per l'addio a Silvio Berlusconi. Pronti i maxischermi

La cerimonia funebre alle 15 in Duomo a Milano. Attesi Mattarella e Meloni

Addio a Silvio Berlusconi
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Mercoledì 14 Giugno 2023, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 14:46


È il giorno dell'addio a Silvio Berlusconi con i funerali di Stato che si terranno oggi pomeriggio alle 15 al Duomo di Milano e saranno celebrati dall'arcivescovo della città Mario Delpini. Sono imponenti le misure di sicurezza che saranno messe in campo per l'occasione visto che in città arriveranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, almeno 32 esponenti del governo con un volo di Stato da Linate, oltre a capi di Stato e di governo stranieri, tra cui quello ungherese Viktor Orban. 

Due maxischermi in piazza


Inoltre in piazza Duomo, che sarà transennata dalle 10 di questa mattina e presidiata dalle forze dell'ordine come tutta l'area, sono attesi migliaia di cittadini che potranno assistere alle esequie del Cavaliere da due maxi schermi che sono stati montati per l'occasione.

Per la gestione della piazza il Comune di Milano ha proposto il modello che si utilizza per i grandi eventi, come i concerti, con varchi di ingresso per i controlli, accesso libero ma, in questo caso, contingentato fino ad un massimo di circa 10mila persone. Ci saranno poi percorsi di sicurezza per eventuali soccorsi visto che è prevista una giornata di sole con picchi di 27 gradi.

Duemila all'interno del Duomo

 
Nel Duomo di Milano invece potranno sedere circa 2mila ospiti. Gli ingressi nella cattedrale sono infatti selezionatissimi: la famiglia siederà nel lato destro mentre le autorità nella parte sinistra. Sono attesi ai funerali molti esponenti politici, gli ex premier Mario Monti, Mario Draghi, Matteo Renzi, la segretaria del Pd Elly Schlein, Carlo Calenda, 80 parlamentari di Forza Italia e alcuni degli ex ministri dei governi Berlusconi. Non ci sarà invece Giuseppe Conte. Presenti il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore lombardo Attilio Fontana, quello del Veneto Luca Zaia e del Piemonte Alberto Cirio. In rappresentanza dell'Unione europea presenzierà Paolo Gentiloni, commissario per gli Affari economici, è arriverà anche il presidente del Ppe Manfred Weber. Oltre al premier ungherese Viktor Orban sono attesi fra gli altri l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad e presidente dell'Iraq Abdul Latif Rashid. Difficile poi non pensare alla presenza di esponenti del mondo dello spettacolo legati alla galassia di Mediaset a quello della finanza e dell'imprenditoria, e non solo e a esponenti del mondo del calcio, in primis del Milan e del Monza. Per le autorità è stato riservato un ingresso laterale del Duomo, vicino a piazza Fontana. È un piano di ordine pubblico senza precedenti quello che si è messo in moto da ieri mattina con una prima riunione in prefettura, presieduta da Renato Saccone, un sopralluogo nel pomeriggio in piazza Duomo e nella cattedrale e una seconda riunione in serata per limare i dettagli. Per garantire la sicurezza nell'area attorno alla cattedrale ci saranno tiratori scelti e saranno attivate misure anti terrorismo già collaudate nei più importanti eventi di piazza. Le bonifiche della zona, con cani anti esplosivo e la rimozione dei cestiti Amsa, inizieranno già dalle prime ore della mattina. Per motivi di ordine pubblico sarà chiusa dalle 10 alle 18 la stazione della metropolitana del Duomo e saranno deviate diverse linee di tram e bus. 


Il feretro di Silvio Berlusconi secondo indiscrezioni dovrebbe arrivare sul sagrato del Duomo, dove sosterà per pochi minuti, alle 14.50 mentre alle 14.45 è previsto l'ingresso delle autorità. L'omelia sarà tenuta dall'arcivescovo e, come da tradizione in duomo, non ci sarà alcuna orazione. A ricordare il leader di Forza Italia ieri sono stati i suoi familiari e gli amici più stretti nel corso di una funzione religiosa nella cappella di Villa San Martino, la residenza dove si è tenuta la camera ardente in forma privata e dove sono arrivati in serata anche la premier Giorgia Meloni, insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa, e Matteo Salvini.

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