Psicosi-coronavirus? A Lecce sindaco, giunta e consiglieri a cena nel ristorante cinese

Psicosi-coronavirus? A Lecce sindaco, giunta e consiglieri a cena nel ristorante cinese
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 21:55 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 15:50
Una cosa sono gli allarmi, giusitificati dai dati e dall'intervento dell'Organizzazione mondiale della sanità. Un'altra, invece, la psicosi e il proliferare del pregiudizio intorno ai cinesi a causa del coronavirus. Per combattere gli ulteriori effetti collaterali della pandemia, e con un gesto tangibile, ieri sera il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, a capotavola con il suo vice Alessandro Delli Noci, gli altri componenti della giunta e parte dei componenti del consiglio comunale hanno deciso di andare a cena in un ristorante cinese della città. "Dice un proverbio cinese - scrive il sindaco in un post pubblicato su Facebook -: vivi in modo da non far male a nessuno, ecco l’aspirazione suprema. Oggi tutti insieme al ristorante cinese, per solidarizzare verso chi subisce da settimane il male del pregiudizio".

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Intanto, il direttore del dipartimento Politiche della salute della Regione Puglia, Vito Montanaro, comunica che «il paziente trasportato ieri da Bisceglie nel reparto di Malattie infettive del Policlinico di Bari, è risultato negativo a tutti i test eseguiti, compreso quello per il nuovo Coronavirus». Il paziente, un 40enne di nazionalità cinese, «sta bene e non ha nessun problema», precisa Montanaro.

«Ancora una volta - aggiunge - l’invito è a non farsi prendere dal panico. Il solo fatto di provenire dalla Cina non giustifica allarmi né sanitari né tantomeno mediatici. La gestione del caso ha, comunque, permesso di testare sul campo, ancora una volta, la tempestività della presa in carico dei pazienti e della diagnostica specialistica di alto livello dei centri regionali di riferimento». «Il lavoro della task force e il protocollo operativo - conclude Montanaro - consentono di poter tranquillizzare la popolazione pugliese».

 
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