Collisione evitata tra aerei Iberia e Ryanair a Venezia, a bordo 387 passeggeri: come è stato evitato il disastro

Il documento ufficiale dell'Agenzia per la sicurezza del volo: "Grave inconveniente di comunicazione"

Collisione evitata tra aerei Iberia e Ryanair a Venezia, a bordo 387 passeggeri: come è stato evitato il disastro
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Sabato 23 Settembre 2023, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 08:42

Pochi minuti, tanto è bastato per evitare una collisione fra aerei sulla stessa pista all'aeroporto Tessera di Venezia il 18 ottobre 2022. L'episodio risale a quasi un anno fa, ma la relazione pubblicata da pochi giorni sul sito dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo non lascia dubbi: si è trattato di un "inconveniente grave".

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Basta focalizzare il numero delle persone che sarebbero state coinvolte in un ipotetico incidente per capire quanto grave: i due velivoli coinvolti nel caso sono l'Airbus A321 Iberia, a bordo c'erano 203 passeggeri, e il Boeing 737 Ryanair, con 174 passeggeri.

Rischio collisione tra aerei a Venezia

Ma cosa è successo? Perché si è rischiata una collisione?  Alla base di tutto c'è una difficoltà nella comunicazione tra la torre di controllo e gli aerei.

Alle ore 11.10 il volo Iberia stava sopraggiungendo a Venezia, era partito da Madrid.

Venti chilometri e l'aereo sarebbe atterrato sulla pista 4 destra dell'aeroporto di Tessera. Ma sulla stessa pista, dalla stessa identica parte, 4 destra, in quel momento c'era anche il volo Ryanair, pronto al decollo. A complicare ancora di più le cose il fatto che dentro la torre dell'aeroporto Marco Polo di Tessera in quegli stessi istanti avviene un cambio turno tra controllori e il controllore appena arrivato ha inserito male le cuffie: le ha inserite nella presa sbagliata, dedicata alla linea telefonica.

La dinamica

Il controllore autorizza Ryanair a decollare ma non viene sentito dal volo Iberia che prosegue quindi la sua rotta,a quel punto si trova a 9 chilometri dalla pista. Questione di una manciata di minuti, per fortuna il controllore si accorge che il volo Ryanair non è ancora decollato e che le comunicazioni non funzionano. Sempre negli stessi momenti i piloti della compagnia Ryanair allertano la torre di controllo, sanno che il volo Iberia sta arrivando, allora decidono di aumentare la potenza dei motori per poter liberare la pista velocemente. E decidono anche di utilizzare la frequenza radio di emergenza ed entrare in contatto con il volo Iberia, avvertirli, procedere con la manovra detta «go-around». Niente, Iberia non risponde.

I piloti Ryanair sono pronti a spostarsi ed evitare il peggio, ma nel frattempo la torre di controllo riesce a capire cosa non vada nelle comunicazioni e allerta il volo Iberia, dando per due volte l'ordine di procedere con il «go-around». Solo allora, sono  le 11.15, è possibile tirare un sospiro di sollievo: il volo Iberia riprende quota, a 1.500 metri dalla pista. A quel punto il volo Ryanair decolla e dopo Iberia atterra. 

Cosa è andato storto quel giorno all'aeroporto di Venezia?

Secondo gli ispettori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) le cause dell'evento "sono riconducibili al fattore umano", cruciale è stato l'errore nell'inserimento delle cuffie sulla linea telefonica. Ma anche il fatto che il controllore non abbia individuato subito il malfunzionamento. Anche le cattive condizioni di visibilità di quel giorno, secondo i tecnici, potrebvbero non aver consentito all'aeroplano in arrivo di vedere con anticipo quello sulla pista.

 

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