Negozi aperti per la Liberazione e il Primo Maggio, l'ira dei sindacati. Ma c'è chi si dissocia: «Noi chiusi per scelta»

Un centro commerciale
Un centro commerciale
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Martedì 23 Aprile 2019, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:27

«Il 25 aprile, festa della Liberazione, e il primo Maggio, festa del Lavoro saremo chiusi, chiusi per scelta»: la decisione di un grande gruppo commerciale come una campagna promozionale. E' questo, infatti, il messaggio inviato a tutti i soci da Coop Alleanza, per annunciare la chiusura dei negozi il 25 aprile e il primo maggio prossimi. 

 

Una decisione in controtendenza, rispetto a quella assunta da altri grandi marchi della Grande Distribuzione Organizzata, contro la quale prosegue la protesta dei sindacati Cgil Cisl Uil, che hanno proclamato lo sciopero per i dipendenti del commercio e astensione alla prestazione nei giorni festivi.

La contrarietà alle aperture dei negozi nei giorni festivi - uno dei quali, peraltro, dedicato proprio ai lavoratori - è messa nero su bianco in una lettera inviata giorni fa alle aziende e alle associazioni datoriali pugliesi, lettera nella quale i sindacati ribadiscono la «contrarietà alle aperture dei negozi, supermercati, Iper e centri commerciali in prossimità delle festività nazionali».
 
«Nonostante le promesse elettorali e i diversi disegni di legge presenti in parlamento - scrivono i sindacati - dobbiamo riscontrare che l'azione del Governo si è inspiegabilmente fermata, continuando a lasciare mano libera alle multinazionali del settore con le aperture dei centri commerciali. Non è accettabile l'atteggiamento intrapreso dalle aziende della grande distribuzione , dalla Confcommercio, dalla Confesercenti e Federdistribuzione che hanno di fatto peggiorato le condizioni di lavoro e vita familiare dei lavoratori e delle lavoratrici».

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