Nuovo allarme: «La xylella avanza»

Gli ulivi infetti da Xylella
Gli ulivi infetti da Xylella
di Maria Claudia MINERVA
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Domenica 21 Agosto 2016, 18:19 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:43
Mentre governo e Regione Puglia lavorano per dimostrare all’Europa il loro impegno nel combattere e contenere l’epidemia da xylella fastidiosa, il batterio costruisce nuovi avamposti, guadagnando altre superfici. Se si esamina la cartografia allegata al sito istituzionale dedicato all’emergenza xylella si nota, infatti, come nell’ultima rilevazione compaiano tre triangolini rossi - che evidenziano la presenza di nuovi focolai - nel Brindisino, nell’area di Francavilla Fontana immediatamente al confine di Oria. Però mentre ad Oria, ormai considerata zona infetta, in virtù dell’ultimo ampliamento deciso dalla Commissione europea, non c’è più l’obbligo di abbattere, a Francavilla Fontana trovandosi invece in piena zona contenimento, superficie in cui vige invece l’obbligo di estirpare gli alberi infetti salvando le piante nel raggio di cento metri, bisognerà attenersi alla regola dei tagli. La linea Maginot è molto sottile, motivo per cui a distanza di pochi metri alcuni alberi si salvano altri no.

Nei nuovi tre focolai fanno parte una quindicina di alberi che, stando alla legge, dovrebbero quindi essere abbattuti. Le altre aree contrassegnate dai triangolini di colore azzurro sono quelle in cui invece sono stati prelevati dei campioni per le analisi, ma ancora in attesa di conoscere gli esiti. La paura è che il batterio possa avanzare fino a raggiungere la zona cuscinetto, nella quale le regole si fanno più stringenti, nel senso che nel caso in cui si dovesse malauguratamente materializzare la xylella andrebbero abbattuti sia gli alberi infetti che tutte le piante, anche sane, comprese nel famoso raggio dei cento metri indicati dalla decisione di esecuzione Ue, numero 789 del maggio 2015. Non solo. Nella zona cuscinetto sussiste anche l’obbligo di controllare e analizzare tutte le piante che si trovano nel perimetro degli alberi infetti, ulteriore adempimento che appesantirebbe la macchina dei controlli, oltre che a rallentarla. Ma tant’è.

Nel frattempo, la Regione Puglia, alla luce della nuova lettera di messa in mora inviata all’Italia dall’Ue che, di fatto, potrebbe sfociare in un’infrazione, ha già predisposto delle prescrizioni con ingiunzioni, con le quali ai proprietari sono stati dati 20 giorni di tempo per procedere con i tagli dei 15 alberi che ricadono - stando alla segnalazione cartografica - nella superficie di Francavilla, sebbene dalla Regione nei giorni scorsi hanno precisato che la zona contrassegnata dai triangolini rossi sarebbe, in realtà, un ampliamento del focolaio di Oria, sconfinato, seppur di poche centinaia di metri, nella zona individuata come “contenimento”.

Vale la pena ricordare che la nuova norma anti xylella, fresca di approvazione in Giunta e pronta per il passaggio del voto in consiglio, inquadra in un’unica cornice tutte le iniziative necessarie per gestire l’infezione da xylella e per la salvaguardia degli ulivi pugliesi. Con la legge si riconosce, infatti, l’importanza di prevenire e contenere la diffusione dell’organismo nocivo: per questo si individuano come attività fondamentali il monitoraggio del territorio, le pratiche agricole per il controllo del vettore e il rafforzamento della pianta, le misure di estirpazione delle piante infette in nuovi focolai. Novità fondamentale è, poi, la nascita dell’Agenzia unica “Arxia”, che garantirà l’applicazione corretta della normativa, a differenza del passato in cui spesso la legge ha subito stop per via dei diversi passaggi burocratici. L’Agenzia, infatti, sarà, secondo le intenzioni della Regione, uno strumento più agile, con persone dedicate solo alla xylella, e per questo chiamate a fare da raccordo a tutto ciò che riguarda l’infezione.












 
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