Milena Santirocco ritrovata viva a Castel Volturno. Ma la fuga della maestra di ballo di Lanciano resta un giallo

La donna sarebbe entrata in un bar, chiedendo un telefono per chiamare i familiari e tranquillizzarli

Milena Santirocco ritrovata a Castel Volturno: la maestra di Lanciano era scomparsa da 5 giorni
Milena Santirocco ritrovata a Castel Volturno: la maestra di Lanciano era scomparsa da 5 giorni
di Walter Berghella e Antonio Di Muzio
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Sabato 4 Maggio 2024, 23:13 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 11:50

 «È viva, è viva». L’urlo, strozzato, dei due figli e della sorella di Milena Santirocco, la 54enne abruzzese di Lanciano (Chieti) sparita da sei giorni da Torino di Sangro. Un urlo di rabbia dopo aver ripetuto, testardamente, per giorni, che «non poteva essere un allontanamento volontario». Poi i familiari si sono chiusi nel silenzio: non è una tragedia, ma la fuga resta un giallo. Perché si è allontanata? Con chi? Dove è stata in questi sei giorni? Milena è stata ritrovata ieri notte. Era a Castel Volturno nel Casertano da dove, secondo la prima ricostruzione, è entrata nel bar “Due Punto Zero”, sulla via Domiziana nei pressi del municipio della cittadina campana, e ha chiesto un telefono per chiamare. Era in stato di evidente agitazione. È stata riconosciuta dai gestori come l’insegnante di ballo scomparsa a Lanciano e sono stati chiamati soccorsi. Poco dopo è arrivata la polizia che stava seguendo il caso con la sua Squadra mobile. La donna subito sottoposta ad accertamenti sanitari.

LIETO FINE

Il lieto fine, a sorpresa, mentre già serpeggiavano ipotesi pessimistiche, è arrivata dopo sei giorni di ricerche. È in buona salute e si trova in commissariato dopo aver preso contatto con i suoi familiari. Dell’insegnante di ballo e fitness si erano perse le tracce domenica scorsa.

Inutili le massicce ricerche e perlustrazioni da parte dei vigili del fuoco, Protezione civile, sommozzatori, Guardia costiera che ieri hanno pattugliato il mare Adriatico fino a Termoli, con droni ed elicotteri. Proprio ieri la base operativa è stata spostata di una decina di chilometri a sud, a Casalbordino Lido, dal lungomare di Torino di Sangro, dove lunedì pomeriggio è stata ritrovata la Renault Clio di Milena, che era aperta e aveva anche una ruota bucata con un chiodo. Ieri a Casalbordino era arrivata anche Alessia Natali, responsabile abruzzese di “Penelope”, l’associazione che si occupa delle persone scomparse, accompagnata dall’avvocato Antonio Cozza, del Foro di Perugia. I figli Manuel e Denis avevano anche distribuito su tutta la costa il volantino di Sos di Penelope, con dati e foto della madre.

La Natali aveva chiarito: «Massima allerta su Vasto e dintorni e mi preme segnalare che la giacca rossa indossata da Milena non è da tenere in considerazione. È vestita in modo sportivo. Con l’avvocato Cozza abbiamo ripercorso anche noi a piedi un tratto di costa, un ipotetico percorso che avrebbe potuto fare Milena, partendo dal parcheggio di Torino di Sangro per capire cosa fosse successo. Le prime due segnalazioni le ho ricevute io da Vasto e da un altro luogo, ma va verificata l’attendibilità. Non si sa poi se Milena indossasse un giubbotto rosso. Ricerche estese a Sud anche perché le correnti marine non sono ben definite e, dunque, è stato ampliato il bacino di ricerca». La polizia di Lanciano anche ieri aveva ascoltato alcuni amici e conoscenti di Milena, ma non erano emersi indizi sull’accaduto, anche se la Procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona. Numerosi in questi giorni erano stati gli appelli dei suoi familiari: il profilo Facebook della donna risultava stranamente cancellato e il telefonino spento. La sua auto era stata trovata a Torino di Sangro con una gomma a terra, anzi con un chiodo in un pneumatico.

LE PERLUSTRAZIONI

Perlustrati mare, spiagge, la ciclopedonale “Via Verde” e la Lecceta di Torino di Sangro, dove Milena andava spesso per fare attività fisica e dove domenica scorsa, alle 18.37, si è verificato l’ultimo aggancio alla cella telefonica: quello che aveva consigliato di perlustrare il tratto di mare della costa dei trabocchi. Le ultime foto scattate col telefonino mentre era al mare le ha inviate su whatsapp alle 15.3 di domenica.

L’ESORCISTA

Nessun rilievo investigativo era stato dato alla circostanza che a ottobre Milena si era rivolta a un parroco per chiedere una benedizione per la sua attività lavorativa. Era preoccupata per la sua palestra “Paso Melodia” dove aveva trovato negli angoli oggetti ritenuti “malefici”. Si era rivolta a padre Pius Chittilappilly, religioso indiano della parrocchia di San Pietro ed esorcista della Diocesi di Lanciano-Ortona. «Venne con un amico e collaboratore per chiedere una benedizione - ha raccontato - era spaventata per gli oggetti trovati. E’ tornata giorni dopo a chiedere ancora una benedizione per la palestra, ma era tranquilla e serena, una bella persona».

Solo benedizione e nessun esorcismo, quindi, è emerso dalle verifiche della polizia che ha ritenuto l’episodio troppo datato per essere correlato alla scomparsa di Milena. Le indagini, coordinate dal Pubblico ministero della Procura di Vasto, Silvia Di Nunzio, erano in attesa della perizia scientifica sull’auto per capire se qualcuno aveva lasciato tracce.
«Ora è necessario- ha spiegato la Natali- che Milena faccia degli accertamenti medici e poi bisognerà capire cosa le è successo». Ecco: cosa è successo?

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