Genova, Berlusconi inciampa sul palco e scherza: «E' stata la sinistra». Poi annuncia: «Serve partito repubblicano»

Berlusconi cade sul palco (Foto da Twitter)
Berlusconi cade sul palco (Foto da Twitter)
di Claudia Guasco
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Sabato 9 Maggio 2015, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 11:26


L'ingresso è trionfale, tra cori da stadio e vessili di Forza Italia che sventolano, l'uscita a effetto. Silvio Berlusconi inciampa e cade sul palco del Teatro della gioventù. Si rialza subito, aiutato dagli uomini della scorta, torna indietro e alza la pedano sulla quale aveva appena tenuto il discorso insinuando un'operazione di sabotaggio: "Questa l'ha messa la sinistra", dice mostrandola al pubblico.

Comincia così, a Genova, la campagna elettorale di Giovanni Toti, cadidato a governatore per il centrodestra. Sponsor Berlusconi, che partendo dal capoluogo ligure accarezza un sogno, quello del 'Grand Old Party', e lancia la sfida: rimettere insieme un centrodestra frantumato e battere il Pd.

DEMOCRAZIA SOSPESA L'ex Cavaliere dice di non voler stare più in prima linea, ma garanisce che anche dalla seconda fila ha ancora molto da dare. Perchè oggi, afferma,"l'Italia non e un Paese pienamente democratico, siamo in uno Stato a democrazia sospesa: abbiamo subito quattro colpi di stato in trent'anni e ora ci troviamo al quarto governo non eletto dal popolo".

Il cui capo, spiega, ha al suo attivo "108 mila voti per fare il sindaco, è poi passato alla guida del Pd attraverso le primarie, meccanismo non previsti da nostra cosituzione e manipolabile, e da lì si è autocatapultato a Palazzo Chigi". Da qui "Renzi impone i suoi provvedimenti con una autorità e una violenza mai viste nella storia del Parlamento". Con una maggioranza che "consideriamo usurpata, che poggia su una camera con 130 deputati dichiarati incostituzionali, la sinistra pretende, anzi fa le riforme che vuole".

Affiancata in tutto ciò da una magistratura che "da ordine dello Stato si è fatta potere, anzi contropotere che sottomette gli altri poteri". Serve, ribadisce Berlusconi, "una riforma profonda della giustizia" perché "l'Italia è l'unico paese occidentale in cui la magistratura è assolutamente indipendente. La magistratura italiana non è controllata da nessuno, non risponde di errori anche gravi, e fatti con dolo, ha una quasi totale impunità".

"GRAND OLD PARTY" Perciò l'ex pemier chiama a raccolta i moderati, affiché diano vita a un grande partito di centrodestra come quello repubblicano negli Usa. "Dobbiamo imparare a votare. Dal 1948 a oggi i moderati, che sono indiscutibilmente la maggioranza, non hanno ancora imparato a votare. Votano in base alla simpatia e non all'intelligenza, invece dobbiamo essere uniti in una grande forza. Non siamo capaci di andare a votare. Io - annuncia - al fuori della politica, anche per la veneranda età conquistata, penso di poter essere utile lavorando in questo senso. Voglio indicare a tutti gli italiani non di sinistra l'esempio degli Usa, dove ci sono due partiti, i repubblicani e i democratici che si contrastano. E' il sogno che inseguo".

Berlusconi lascia il teatro sulle note dell'inno di Forza Ittalia, ad applaudirlo ci sono circa 500 persone. In prima fila Francesca Pascale, in top crema e pantaloni chiari, accanto a lei Siria Magri, la moglie di Giovanni Toti.

Una breve pausa all'Hotel Bristol di via XX Settenbvre prima del pranzo con alcuni imprenditori riuniti all'Hotel Europa e in serata l'ex Cavaliere sarà a Portofino, nello storico ristorante Puny che ha ospitato tante cene di famiglia. "Finalmente - dice - posso riabbracciare il mio amico Puny".

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