Accordo di sicurezza tra Italia e Ucraina, cosa è e cosa prevede. «Collaborazione immediata in caso di attacco»

Il patto «ha durata decennale ed è il più completo e importante siglato con un Paese non parte della Nato»

Accordo di sicurezza tra Italia e Ucraina, cosa è e cosa prevede. «Collaborazione immediata in caso di attacco»
Accordo di sicurezza tra Italia e Ucraina, cosa è e cosa prevede. «Collaborazione immediata in caso di attacco»
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Sabato 24 Febbraio 2024, 16:44

L'accordo di sicurezza tra Italia e Ucraina è stato siglato a Kiev da Giorgia Meloni e Zelensky. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente ucraino su X. «I nostri incontri con il premier italiano sono sempre significativi. Oggi abbiamo un risultato importante. Abbiamo firmato un accordo bilaterale di cooperazione sulla sicurezza tra Ucraina e ItaliaQuesto documento stabilisce una ba. se solida per la partnership di sicurezza a lungo termine tra i nostri Paesi». Cosa è questo accordo? Cosa prevede?

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Cosa è 

L'accordo sulla sicurezza firmato con l'Ucraina evidenzia «l'impegno alla collaborazione immediata e rafforzata nel caso di un futuro attacco nei confronti dell'Ucraina», ha detto Meloni, nel corso di un punto stampa presso la sede della presidenza di Kiev. Il patto «ha durata decennale ed è il più completo e importante siglato con un Paese non parte della Nato. Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi. Questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni, è un approccio ipocrita che non condivideremo mai», ha aggiunto la premier.

 

Cosa prevede

«L'impegno alla collaborazione immediata e rafforzata nel caso di un futuro attacco nei confronti dell'Ucraina» è contenuto nell'accordo fra Roma e Kiev, come ha spiegato la stessa premier, indicando fra i temi dell'intesa la «cooperazione in ambito industriale della difesa, economico, delle infrastrutture critiche ed energetiche, del sostegno umanitario e dello scambio su cybersecurity e intelligence, e della ricostruzione». «Vorrei ricordare che è molto importante firmare questi accordi sulla sicurezza, credo siano la migliore precondizione possibile per qualsiasi pace giusta e duratura - ha aggiunto nella conferenza con Zelensky e gli altri leader a Kiev nel secondo anniversario della guerra -. Anche in passato sono stati firmati degli accordi ma poi sono stati violati.

Se non c'è chi garantisce che quelli accordi vengano mantenuti, è inutile lavorare a una pace giusta».

 

Il patto con il Canada

«L'Ucraina è decisamente più forte oggi rispetto a due anni fa. Oggi abbiamo firmato un altro accordo di sicurezza che rafforza la posizione del nostro popolo, in particolare dei nostri soldati. Si tratta di una decisione forte e tempestiva che rafforzerà significativamente la nostra resilienza. Il primo ministro Trudeau e io abbiamo firmato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Canada, che stanzia oltre 3 miliardi di dollari canadesi in assistenza macrofinanziaria e per la difesa nel 2024». Ha scritto su X il presidente ucraino.

 

Il patto con la Germania

Nuovi aiuti militari per 1,13 miliardi di euro, che si aggiungono a quelli per 28 miliardi già inviati nel tempo da Berlino a Kiev. È quanto è stato deciso in occasione dell'accordo sulla sicurezza firmato nella capitale tedesca dal cancelliere Olaf Scholz e dal presidente ucraino il 16 febbraio scorso. «Per la prima volta nella sua storia» la Germania "assume il ruolo di Stato garante", sottolinea una nota del ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius. L'accordo con Kiev è un segno chiaro della "accresciuta responsabilità tedesca nella politica di sicurezza in Europa", dice inoltre Pistorius.

Pacchetto Monaco

Il ministero tedesco della Difesa ha definito i nuovi aiuti il "pacchetto di Monaco". Nel pacchetto sono compresi 18 ulteriori obici semoventi Pzh 2000, che verranno consegnati dal 2026 al 2027 (inclusi addestramento, munizioni e pezzi di ricambio). Tra il 2025 e il 2027 verranno inviati anche 18 obici semoventi su ruote Rch 155 (che si aggiungeranno ad altrettanti già previsti). La Germania invierà inoltre quest'anno in Ucraina per la prima volta 120mila munizioni di artiglieria da 122 millimetri. Nel 2025, Kiev riceverà anche da Berlino un secondo sistema per la difesa aerea Skynex e, nel 2024, ulteriori 100 missili IRIS-T SLS (oltre a quelli già previsti). Berlino, ha detto il cancelliere Scholz,  manda "un chiaro messaggio" a Vladimir Putin, cioè che si continuerà a sostenere l'Ucraina. Il cancelliere ha sottolineato che il sostegno di Berlino a Kiev continuerà "fino a quando ce ne sarà bisogno".

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