Dottorati di ricerca, pioggia di fondi in Puglia. In arrivo oltre 16 milioni di euro

Dottorati di ricerca, pioggia di fondi in Puglia. In arrivo oltre 16 milioni di euro
di Giuseppe ANDRIANI
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Sabato 4 Maggio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:40


Pioggia di fondi per i dottorati di ricerca in Puglia. In arrivo oltre 16 milioni di euro. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato nei giorni scorsi la ripartizione delle risorse per la copertura delle borse di dottorato legate ad alcuni obiettivi e finanziate dal Pnrr. La gran parte del denaro è destinata ai dottorati di ricerca innovativi, che vengono finanziati per metà dal Mur e per metà dalle imprese nelle quali verrà svolta l’attività. I dottorati innovativi, arrivati al terzo bando (dovrebbe essere l’ultimo), rappresentano una possibilità di unire la ricerca al lavoro. Si tratta, cioè, di attività che vengono svolte in collaborazione tra alcune aziende che aderiscono al progetto e le università. I progetti, chiaramente, hanno scopri pratici che nel corso della durata del dottorato vengono raggiunti.

Un anno fa 18 milioni

Le risorse destinate alla Puglia sono diminuite.

Un anno fa arrivarono tra Foggia, Bari e Lecce circa 18 milioni di euro. La ragione è elementare, ma lascia intravedere spiragli importanti. Il numero di dottorati innovativi è sceso bruscamente, fino a dimezzarsi per alcuni atenei. Al contempo, però, la quota di denaro per progetto è stata raddoppiata. Le prime due “edizioni” dei dottorati innovativi prevedevano uno stanziamento di 30mila euro da parte dello Stato e altrettanto denaro da parte delle aziende. Questa volta il Mur garantisce 60mila euro, aumentando quindi la propria parte. Poco male, quindi, se i progetti “finanziabili” sono poco più della metà. Anche perché quasi nessun ente è riuscito a garantire la copertura di tutti i progetti, visto che la risposta deve arrivare dal territorio e dalle aziende. Eppure gli atenei pugliesi si sono “difesi” bene. Eccellenti i risultati dell’Università del Salento, con un gruppo di partner strutturato. Bene anche le altre università.

Una quota residua (decisamente inferiore) di risorse sono invece destinati a borse per dottorati triennali in argomenti che riguardano la transizione digitale o ambientale, la ricerca in ambito Pnrr, la Pubblica amministrazione e il patrimonio culturale. Queste sono finanziate con 70mila euro per progetto, ma il numero è decisamente inferiore (in Puglia Bari può attivarne 20, Lecce 9).

La ripartizione tra Atenei

La ripartizione tra gli atenei pugliesi: a Bari circa 6,5 milioni di euro (di cui 5,2 provenienti per i dottorati innovativi), il Politecnico di Bari raggiunge i 2,6 mln, l’Università del Salento 3,5, e UniFoggia si attesta sui due milioni di euro. Il numero di dottorati di ricerca innovativi potenzialmente attivabili: 87 a Bari (al Sud solo la Federico II ne avrà di più), 37 al Poliba, 49 a Lecce, 28 a Foggia. Adesso riparte la giostra degli atenei, che per arrivare all’obiettivo dovranno individuare le aziende con cui stringere un partenariato. Il sistema prevede l’obbligo per le istituzioni accademiche di trovare aziende che possano co-finanziare i progetti, altrimenti la quota stanziata dal Mur resta nelle casse del Ministero.

La novità del bando per il 2024/25 è che per la prima volta accederanno al finanziamento anche le Afam, conservatori, Accademie e Isia. Tra le pugliesi finanziamenti per l’Accademia di Belle Arti di Lecce, Foggia e Bari e per i conservatori di Lecce e Bari. In tutto quattro borse per ogni istituzione (si tratta di 260mila euro). In questo l’Accademia di Lecce aveva già avviato progetti di ricerca nello scorso anno accademico.

«Valorizziamo ancora di più l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Anche i conservatori, le Accademie e gli Isia – il commento del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini - beneficeranno delle borse di dottorato innovativo. Ho sempre reputato le istituzioni Afam come il terzo pilastro delle competenze del Mur, al pari dell'università e della ricerca. L’Alta formazione è un elemento portante dal grande valore educativo, ma anche dall'enorme potenziale economico, pertanto investire su di esso attraverso nuovi dottorati rappresenta un elemento decisivo per il sistema della formazione».

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