Faticanti, un talento azzurro per il futuro: “Al lavoro per farmi trovare pronto da mister D’Aversa”

Il giovane centrocampista classe 2004, ha partecipato all’inaugurazione del nuovo store adidas che ha aperto nel cuore della città di Lecce

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab
Venerdì 24 Novembre 2023, 11:25 - Ultimo agg. : 15:47 | 4 Minuti di Lettura

Ha aperto a Lecce il nuovo store dell'adidas in collaborazione con rino petino retail, nella centralissima via Salvatore Trinchese. Protagonista, tra i nuovi scaffali e tutte le collezioni dello storico marchio con le tre strisce, il talento della Nazionale Under 20 e del Lecce Giacomo Faticanti che ha raccontato la sua esperienza con gli Azzurri e il suo percorso da professionista. Un percorso accompagnato da adidas, del quale il centrocampista è uno dei talent della nuova generazione. Volto della storica scarpa Predator, Faticanti ha sottolineato l’importanza di crescere al fianco di brand che privilegia qualità, innovazione e sviluppo.

Giacomo, sei considerato dagli addetti ai lavori uno dei giovani più interessanti del panorama del calcio italiano. Come vivi il fatto di avere una così alta considerazione da esperti del settore? 
«Sicuramente è un onore e un piacere, ma questa è anche una responsabilità. Percepisco l’importanza di essere considerato uno dei migliori talenti della nuova generazione e so quanto sia importante e difficile mantenere invariato questo status. Non sarà facile, ma in fondo non è altro che uno stimolo in più»

In cosa di senti di dover migliorare per poter diventare domani un top player? Su cosa devi lavorare? 
«Tutti i giocatori, anche ad età avanzata, hanno dei margini di miglioramento. Figuriamoci io che ho 19 anni se non ho margini di miglioramento. Devo crescere sotto l’aspetto della leadership per la mia squadra e anche aumentare l’intensità di gioco. Sono un giocatore che impara molto da chi è più esperto di me».

Hai deciso di legarti ad adidas, ma cosa c’è alla base di questa scelta? Cosa ti affascina di questo brand e quali sono le sue principali qualità in un mondo come quello del calcio dove, anche sui materiali, c’è una costante innovazione? 
«Sono legato ad adidas da sei anni. È una collaborazione che ho vissuto come se fossimo sempre una grande famiglia. Per me è un piacere indossare una scarpa da calcio storica come la Predator. Come talvolta capita ai calciatori, ho chiesto all’azienda alcune modifiche e mi hanno immediatamente accontentato: quando gioco provo un comfort incredibile».

 


In estate hai lasciato Roma, arrivando a Lecce. Come prosegue il tuo percorso di crescita? 
«Roma è stata tutta la mia vita, ora però a Lecce si è aperto un nuovo capitolo. Da qui sono partiti tanti giovani e spero che da qui possa iniziare il mio percorso per affermarmi nel grande caclio».

Hai sperimentato qualcosa di nuovo qui a Lecce? Come passi il tuo tempo libero?
«Mi piace tantissimo fare delle lunghe passaggiate in città. La cosa bella è che ci si può muovere a piedi con grande libertà: amo abitare in centro. E quando si torna a casa si accende la Playstation, che è una piccola grande passione».

Sei giovanissimo, ma la scorsa estate hai già avuto l’opportunità di alzare al cielo un trofeo internazionale, quello dell’Europeo Under 19. Che emozione è stata, ma soprattutto che rapporto hai con la maglia della Nazionale, cosa si prova ad indossarla? E anche a segnare in Azzurro...
«È stato qualcosa di indescrivibile. Già di per sé rappresentare il proprio Paese è una cosa unica al mondo. Tornare ad alzare un trofeo dopo quasi 20 anni a questi livelli giovanili è stato splendido. Per di più da capitano. L’Azzurro mi porta bene: recentemente ho anche segnato contro il Portogallo nell’Elite League. È davvero un sogno che sono felice di vivere».

Che obiettivo personale hai per questa stagione? È una tappa importante per la tua crescita.
«L’obiettivo è quello di giocare il più possibile e trovare continuità: è normale che sia così. Quello che conta però è il traguardo di squadra, dove siamo a caccia di una salvezza importante. Se mister D’Aversa dovesse darmi una possibilità spero di farmi trovare pronto. Lavoro ogni giorno per questo».

Vivi lo spogliatoio della prima squadra e l’entusiasmo di una piazza importante come quella di Lecce. Quali sono le sensazioni che hai quando entri al Via del Mare? 
«Quando si entra al Via del Mare, si percepisce l’affetto dei tifosi. Lo si sente anche per strada, quando si va fuori per una semplice passeggiata. Conosco questa sensazione: è un’atmosfera simile a quella di Roma».

Hai assaggiato la prima squadra, debuttando in Europa League lo scorso anno. E il Lecce si sa, è un trampolino di lancio per tanti giovani, quando pensi che potrà essere il momento giusto per vedere Faticanti in Serie A? Quanto manca?
«Il mio debutto potrebbe arrivare da un momento all’altro. Perché le cose accadano, serve anche un po’ di fortuna, ma se dovessi avere quest’opportunità devo farmi trovare pronto. Lavorerò con tutto me stesso perché questo accada».