In fiamme il canneto di Canale Patri, paura per 20 famiglie nelle abitazioni vicine

Il Canale Patri
Il Canale Patri
di Salvatore MORELLI
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Giovedì 16 Giugno 2016, 07:39
A causa di un incendio il canneto di canale Patri ritorna a fare paura. Venti le famiglie che nel primo pomeriggio di ieri sono rimaste in allerta per diverse ore quando le prime avvisaglie di fumo hanno raggiunto le abitazioni più vicine alle fiamme. Scattato l'allarme, poco dopo le 14, sul posto hanno lavorato a turno tre squadre dei vigili del fuoco e una pattuglia della polizia. I vigili urbani hanno invece provveduto a chiudere la strada al traffico veicolare sotto il cavalcavia che conduce al quartiere Bozzano, provvedimento che è valso fino al termine dei lavori di spegnimento.
 
Dopo il misterioso rogo che nel mese di aprile aveva devastato da quelle parti un deposito adiacente un appartamento popolare, posto nella zona alta del quartiere Sant'Angelo (tra le vie Santa Maria Goretti e San Domenico Savio), l'incendio di ieri dovrebbe essere stato originato dal grande caldo: a quell’ora, infatti, in città si registravano infatti oltre trenta gradi. 
Un'area, quella dove è presente un folto canneto, che nel tempo è diventata una vera discarica: in quel tratto del canale si trovano scarti di ogni genere. La zona che circonda il quartiere Sant'Angelo e il parco “Di Giulio” è stata interessata da una cortina di fumo - denso e irrespirabile - che il vento di scirocco ha disperso verso l'intero quartiere Commenda, fino a raggiungere il porto interno, mettendo inizialmente in difficoltà le famiglie che vivono a ridosso del canale Patri. «L’incendio è divampato improvvisamente durante l'ora di pranzo, poi, nel giro di poco tempo - raccontano i testimoni - ha assunto dimensioni considerevoli». Spinte da un forte vento, le fiamme sono quindi avanzate a dismisura da un angolo all'altro del canneto fino a quando non sono intervenuti i vigili del fuoco. Un'allerta che ha visto in prima linea anche gli agenti della Sezione volanti: è stato loro compito monitorare le varie abitazioni rimaste momentaneamente “intrappolate”. Per fortuna nessuna delle persone interessate ha avvertito malori nonostante il caldo afoso. 

Spesso i residenti di questa zona hanno chiesto alle autorità competenti un intervento di bonifica nel tratto interessato al canneto, ma tali richieste sono sempre cadute nel vuoto nonostante la forte presenza di materiale infiammabile: la volta scorsa furono alcuni pneumatici a scatenare l'inferno a ridosso della palazzina popolare. «Dopo l'ennesimo incendio è nostra speranza che finalmente si intervenga per eliminare questa pericolosa discarica a cielo aperto», hanno lamentato ancora una volta queste persone, decisamente arrabbiate per come sono andate le cose: «Al di là dello spavento, per fortuna nessuno di noi ha subìto conseguenze fisiche».
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