«Nel rientrare a casa, in compagnia di una consigliera comunale, al termine di una estenuante giornata di lavoro, in via Aldo Moro mi imbatto in fuochi d'artificio. I soliti, quelli che spessissimo irrompono nel silenzio della sera (o della notte), pure quando non è San Riccardo! Quelli per cui i cittadini la prima cosa che fanno è dare la colpa al sindaco (è sempre colpa del sindaco!) e chiamare i vigili per lamentarsi, quasi mai per denunciare e aiutare a identificare i responsabili».
Inizia così il racconto social della sindaca di Andria Giovanna Bruno che nel rientrare a casa dopo il lavoro si è imbattuta in un gruppo di famiglie che esplodevano i fuochi d'artificio per strada.
«Scendo dalla mia auto e mi avvicino alla comitiva di genitori e bimbi piccoli al seguito, vicinissimi al punto di posizionamento degli spari. "Ma che fate?! Secondo voi è normale"?! È normale?!».
Il racconto
Il racconto è dettagliato con tanto di botta e risposta e suona come un monito del sindaco. «"Ah sindaco, proprio tu sei...non stiamo facendo niente...stiamo festeggiando il compleanno della bambina...siamo su un luogo pubblico...non è successo niente, sugli spari è scritto che si possono usare...non si è fatto male nessuno, sono ancora le dieci, è presto ancora...gli altri sparano a mezzanotte", mi dicono, con una naturalezza disarmante. Snervante. "Ma vi rendete conto?? E la gente che potrebbe già dormire, e quelli che si spaventano, e gli animali che ne risentono, e l'ambiente che ne soffre?? E le regole? Dove sono le regole??" le mie parole.
Potete immaginare il resto. Quasi quasi mi dovevo giustificare io per essermi fermata cogliendo sul fatto i responsabili. Roba da matti! Fino a quando in questa città ognuno farà di testa propria, in barba all'educazione, alle leggi e al rispetto di luoghi e persone, non andremo da nessuna parte. Io non ci sto. Lo dico e lo ridico. E non mi arrendo. Anzi, incalzo. Peccato per la piccola festeggiata. Poi ce la prendiamo con i bambini che crescono male.
Chi li educa? Chi?! Quale esempio diamo?! Festa rovinata. Inevitabile multa comminata. Non funziona così e io non arretro di un passo su queste cose».