Nuova aggressione a scuola, dopo i due presidi aggrediti in Puglia, questa volta la violenza si è scatenata a Varese. Una professoressa di 57 anni colpita alla schiena da una coltellata. È successo all'ingresso della scuola, intorno alle 8 di lunedì mattina. Il ragazzo è stato fermato e arrestato in flagranza di reato dalla polizia con l'accusa di lesioni. Gli agenti sono intervenuti all'istituto professionale Enaip in via Giulio Uberti e hanno bloccato il ragazzo che secondo la prima ricostruzione avrebbe accoltellato alla schiena l'insegnante con un'arma portata da casa. La docente, di 57 anni, insegna nella - scuola che il minore frequenta - ed è stata portata all'ospedale di Varese in codice giallo con tre ferite e non sarebbe in pericolo di vita.
L'associazione dirigenti
«Siamo preoccupati - afferma il presidente dell'Associazione DirigentiScuola, Attilio Fratta - .
L'arma un coltello a serramanico
I poliziotti hanno trovato e sequestrato l'arma, un coltello a serramanico. Al momento dell'aggressione, attorno alle 8, altri studenti erano già in classe: all'aggressione avrebbero assistito due colleghe della vittima, poi sentite in Questura. Secondo quanto accertato, il 17enne ha problemi comportamentali e segue corsi personalizzati. Lo scorso maggio un episodio simile è avvenuto in provincia di Milano, ad Abbiategrasso, dove uno studente 16enne del liceo scientifico Alessandrini ha accoltellato una professoressa di 51 anni davanti ai compagni causandole ferite all'altezza di una scapola, alla testa e a un polso.
Valditara: lo Stato sarà parte civile
«Dopo questa ennesima, gravissima, aggressione nei confronti di un insegnante ribadisco l'impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità. Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere. Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, e deve essere approvato presto il ddl sul voto in condotta». Così il ministro dell'Istruzione Valditara.
Il ministro ha poi espresso «solidarietà e vicinanza» alla docente ferita stamane da uno studente a Varese. «Nel caso di minori - ha chiarito - dovranno essere i genitori a farsene carico, in base a quella responsabilità educativa che ricade sui genitori così come prevede il nostro ordinamento. È, inoltre, urgente che il Parlamento approvi quanto prima il disegno di legge del governo sul voto in condotta.