Vaccini, il Viterbese corre veloce: si chiude con le forze dell'ordine, da lunedì il via ai docenti

Il centro vaccinale di tarquinia
Il centro vaccinale di tarquinia
di Federica Lupino
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 21:23

Circa 250 gli uomini delle forze dell’ordine vaccinati ieri nei tre centri dedicati ad Astrazeneca a Viterbo, Tarquinia (Centro diurno anziani in via delle Torri 60) e Civita Castellana (sala Mice del centro commerciale Marcantoni). Grazie all’inaugurazione dei questi due ultimi hub (quello del capoluogo è già operativo dalla scorsa settimana), in una manciata di giorni la Asl coprirà con la prima dose tutti i 1.092 appartenenti ai vari corpi (escluso l’esercito).

L’obiettivo è chiudere entro il fine settimana (si lavora infatti anche di domenica): da lunedì 22, negli stessi locali inizierà a ricevere le dosi il personale docente e non delle scuole di ogni ordine e grado, nonché dell’università. Solo ieri, in tarda mattinata, a poche ore dall’avvio delle prenotazioni gli appuntamenti fissati per il Viterbese hanno superato quota mille.

La somministrazione delle dosi Astrazeneca (esclusivamente per chi ha tra 18 e 55 anni) procede di pari passo con quella delle fiale Pfizer e Moderna, dedicate invece al personale sanitario e agli over80. Per quest’altro ramo della campagna, restano operativi i punti vaccinali di Belcolle e degli altri ospedali della provincia (Tarquinia, Civita Castellana e Acquapendente). Il totale dei cittadini sinora raggiunti nella Tuscia è pari a 17.086, con 6.274 persone immunizzate grazie alla seconda dose.

Numeri importanti che fanno parlare anche oltre i confini provinciali. "Viterbo accelera nella lotta al virus e con i due nuovi punti vaccinali di Civita Castellana e Tarquinia marcia spedita nella fase della vaccinazione di massa", dichiara il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre.

Ma il riconoscimento è bipartisan: il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, porta Viterbo come esempio raffrontandolo agli scarsi risultati raggiunti a Latina.

“Qui  - afferma -  siamo fermi a quota 17.847. Un dato che colloca il nostro territorio allo stesso livello di province come Viterbo che hanno la metà dei nostri abitanti. Questi numeri offrono la misura perfetta della validità, sotto il profilo dell'efficacia ed efficienza, dell'organizzazione e della programmazione messe in atto dalla Asl di Frosinone e Viterbo”.

La curva epidemica, intanto, si mantiene stabile: 26 nuovi casi, tra i quali due minori (uno di 8 anni di Caprarola e uno di tre di Montefiascone) e 4 ricoverati. Tre i decessi: un 69enne di Barbarano Romano, un 47enne e un 87enne di Viterbo. Ancora nessuna evidenza che le varianti siano diffuse sul territorio ma l'allerta resta massima.

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