Vaccini, disdette da AstraZeneca per Pfizer: liste chiuse nei centri dedicati. E resta solo il primo

Un vaccinato
Un vaccinato
di Federica Lupino
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Giovedì 8 Aprile 2021, 06:06 - Ultimo aggiornamento: 21:24

La grande fuga da Astrazeneca. È quanto sta accadendo in questi giorni nel Viterbese. Complici le notizie che ogni giorno arrivano da diversi Paesi su possibili rischi del vaccino sviluppato dall'Università di Oxford nonché sui ripensamenti rispetto alle fasce d’età a cui somministrarlo e nonostante le rassicurazioni degli esperti, la fiducia nei suoi confronti è crollata.

Questo ha comportato una vera e propria transumanza di prenotazioni dai tre hub dedicati alle dosi di Vaxzevria (questo il nuovo nome) verso quegli 8 centri in cui, invece, viene somministrato Pfizer. Significa che migliaia di cittadini che avevano già preso un appuntamento nella sala Mice del centro commerciale Marcantoni di Civita Castellana, nella parrocchia di Santa Maria della Grotticella a Viterbo e nel centro diurno per anziani di Tarquinia lo hanno disdetto per prenotare di nuovo in uno degli altri punti sul territorio: la casa della salute di Bagnoregio e quella di Soriano nel Cimino, il poliambulatorio di Bolsena, il Sant’Anna di Ronciglione, i quattro ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente. 

Il risultato è che i punti Pfizer sono esauriti: nessuna data disponibile. Ne sanno qualcosa i nati nel 1956 e nel 1957 ai quali la Regione Lazio ha aperto la possibilità di prenotare la scorsa notte: a disposizione per loro – e per chiunque altro non abbia già un appuntamento – c’è rimasto solo Astrazeneca.

Scegliendo questa soluzione, la possibilità di sottoporsi alla campagna è immediata: ieri, ad esempio, era possibile ricevere la prima dose alla sala Mice o al centro anziani di Tarquinia già oggi. “Da noi – spiega il sindaco di Bagnoregio, Luca Profili – le prenotazioni sono piene fino a giugno. Abbiamo chiesto che delle 48 dosi riconosciute ogni giorni ce ne venga assegnato il doppio così da ampliare l’offerta”.

Al momento, nella Tuscia risultano prenotate fino al 31 maggio poco più di 30mila persone. La Regione Lazio garantisce la possibilità di sottoporsi all’immunizzazione  con Astrazeneca per tutte le fasce d’età “sbloccate”. L’accesso al vaccino è infatti ponderato rispetto alle categorie ma non riguardo alle “preferenze” dei cittadini. E così chi non si fida del vaccino di Oxford può scegliere se aspettare le future forniture di Pfizer oppure attendere l’arrivo di Johnson & Johnson. La campagna comunque procede: ieri somministrate 1.044 dosi, di cui 174 Astrazeneca. 
Sul fronte della curva pandemica, ieri boom di guariti: 85 le persone negativizzate, contro 33 nuovi casi. Si conferma in salita il numero dei contagiati a Tarquinia, dove ieri altre 7 persone sono risultate positive. Registrato anche il decesso di un 74enne di Oriolo romano. Salgono a 86 i ricoverati.

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