Prima i soggetti “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall'età. A seguire, le persone tra 75 e 79 anni; quindi, tra 70 e 74 anni; ancora, quelle con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; poi, tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; infine, tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico.
Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca. Sono questi i punti fermi del nuovo piano vaccinale stabilito a livello nazionale che poi la Regione Lazio calerà sul territori, indicando precise linee d’azione alle Asl. E cresce l’attesa anche all’interno dell’azienda sanitaria di Viterbo, pronta a partire con la seconda fase della campagna vaccinale all’interno dei tre Hub di Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana già individuati e in allestimento. Altri centri potrebbero seguire nel caso in cui le forniture vaccinali fosse tali da consentirlo. Nel cassetto dei vertici Asl giacciono in attesa di essere rispolverate le ipotesi di 5 ulteriori sedi vaccinali: le case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, il Sant’Anna di Ronciglione, la Cittadella della salute nel capoluogo e il poliambulatorio di Bolsena.
E, mentre si scaldano i motori per allargare alle altre fasce d’età individuate, prosegue la vaccinazione degli over80 di pari passo con i richiami.
Si conferma intanto al ribasso la curva epidemica con 9 casi accertati ieri, surclassati da 77 positivi. Il totale degli attualmente contagiati continua pertanto a scendere: al momento sono 855, ovvero un numero tanto contenuto come non si registrava da mesi. E calano leggermente anche i ricoverati: due giorni fa erano 108, ieri si sono abbassati a quota 105. Altri 3 i decessi: una 75enne e una 93enne di Viterbo, oltre a una 79enne di Ischia di Castro.
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