Vaccini agli over 80, troppe poche dosi: saltano per ora i centri di Bagnoregio, Soriano, Ronciglione, Bolsena

Una fornitura di vaccini
Una fornitura di vaccini
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Domenica 31 Gennaio 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 09:23

Le dosi ridotte stravolgono i piani della Asl. Come in tutta Italia e nel resto della regione, anche l’azienda sanitaria locale si è trovata costretta a rivedere l’iniziale campagna vaccinale a causa di forniture inferiori a quanto inizialmente previsto. Le dosi somministrate sono 9.845, compresi i richiami e i 2.157 anziani fragili. La novità sta invece nel fatto che le fiale attese sono tali da non giustificare l’aumento delle sedi vaccinali per gli over80, fino a pochi giorni fa nei piani dell’azienda sanitaria. 

Significa che, almeno per ora, non ci si potrà vaccinare nelle case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, al Sant’Anna di Ronciglione, alla Cittadella della salute a Viterbo e al poliambulatorio di Bolsena, come era previsto. I cittadini con più di 80 anni potranno recarsi in uno dei centri già presenti negli ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente. Nei giorni scorsi, Asl e Comune di Viterbo hanno effettuato un sopralluogo alla ricerca di un potenziale sito da utilizzare in caso di arrivo massiccio di dosi: l’ipotesi del Palazzetto dello Sport è stata scartata, altre sono al vaglio. Nessuno, inoltre, per ora si sbilancia su quante dosi potranno essere garantite ogni giorno: i numeri sono ancora ballerini e ci si organizzerà in base al quantitativo che di volta in volta verrà consegnato. 

Le certezze al momento sono che gli ultra-ottantenni si potranno prenotare da lunedì tramite il portale regionale che smisterà le richieste telematiche (l'indirizzo è prenotavaccino-covid.regione.lazio.it).

L'alternativa è telefonare allo 06-164161841: i centralinisti risponderanno dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì, il sabato si potrà chiamare fino alle 13 (domenica, call center chiuso). Chi non può spostarsi da casa potrà chiamare l'800 118 800: saranno attivate le Uscar per la vaccinazione a domicilio o sarà coinvolto il medico di famiglia. Si teme che il flusso di richieste che arriveranno sia ingente e la Asl di Viterbo è pronta a intervenire qualora fosse necessario fornire informazioni direttamente ai cittadini del territorio provinciale. Sono stati coinvolti anche i medici di famiglia, prima interfaccia con la sanità pubblica per molti anziani. L’8 febbraio, invece, inizieranno le punture nei 4 centri vaccinali già operativi nella Tuscia.

E, intanto, il virus torna a rialzare la testa spinto da focolai che si sviluppano ancora una volta con predilezione per gli ambienti familiari. Sono 58 i nuovi casi accertati, 102 i guariti e 3 i decessi (un 86enne di Sutri, un 88enne di Orte, una 82enne di Ronciglione). Ricoverati risultano 104 pazienti mentre i restanti 1.016 positivi stanno trascorrendo la convalescenza in casa.

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