Le dosi ridotte stravolgono i piani della Asl. Come in tutta Italia e nel resto della regione, anche l’azienda sanitaria locale si è trovata costretta a rivedere l’iniziale campagna vaccinale a causa di forniture inferiori a quanto inizialmente previsto. Le dosi somministrate sono 9.845, compresi i richiami e i 2.157 anziani fragili. La novità sta invece nel fatto che le fiale attese sono tali da non giustificare l’aumento delle sedi vaccinali per gli over80, fino a pochi giorni fa nei piani dell’azienda sanitaria.
Significa che, almeno per ora, non ci si potrà vaccinare nelle case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino, al Sant’Anna di Ronciglione, alla Cittadella della salute a Viterbo e al poliambulatorio di Bolsena, come era previsto. I cittadini con più di 80 anni potranno recarsi in uno dei centri già presenti negli ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia e Acquapendente. Nei giorni scorsi, Asl e Comune di Viterbo hanno effettuato un sopralluogo alla ricerca di un potenziale sito da utilizzare in caso di arrivo massiccio di dosi: l’ipotesi del Palazzetto dello Sport è stata scartata, altre sono al vaglio. Nessuno, inoltre, per ora si sbilancia su quante dosi potranno essere garantite ogni giorno: i numeri sono ancora ballerini e ci si organizzerà in base al quantitativo che di volta in volta verrà consegnato.
Le certezze al momento sono che gli ultra-ottantenni si potranno prenotare da lunedì tramite il portale regionale che smisterà le richieste telematiche (l'indirizzo è prenotavaccino-covid.regione.lazio.it).
E, intanto, il virus torna a rialzare la testa spinto da focolai che si sviluppano ancora una volta con predilezione per gli ambienti familiari. Sono 58 i nuovi casi accertati, 102 i guariti e 3 i decessi (un 86enne di Sutri, un 88enne di Orte, una 82enne di Ronciglione). Ricoverati risultano 104 pazienti mentre i restanti 1.016 positivi stanno trascorrendo la convalescenza in casa.