Troppo alcol per le strade a Nepi, il sindaco Vita: «Dobbiamo salvare i nostri giovani»

Il sindaco di Nepi Franco Vita
Il sindaco di Nepi Franco Vita
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 12:14

Troppo alcol per le strade, il sindaco di Nepi Franco Vita prova ad arginare il problema. Partendo dall’educazione dalla formazione di giovani e giovanissimi. «Se vogliamo evitare che una parte dei nostri giovani fra qualche anno abbia problemi psicologici e di salute - afferma il sindaco Vita -, bisogna che l’amministrazione comunale concerti con le famiglie e le istituzioni scolastiche una serie di interventi. Per questo anche dietro sollecitazione degli assessori Claudio Ciavatta (servizi sociali) e Giulia Perugini (pubblica istruzione ) proporremo una serie di iniziative.

A far scattare il primo cittadino due episodi in particolare. Quello del 14enne di Nepi ricoverato in ospedale per coma etilico e una spedizione punitiva nei confronti di un altro ragazzino del paese, fortunatamente sventata dalle forze dell’ordine «Questi sono solamente gli ultimi due fatti di cronaca - dice ancora il sindaco -, già in precedenza avevo parlato della mia preoccupazione sull’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti tra i giovani. E più volte ho sollecitato le famiglie a intervenire. Ma ora bisogna fare di più».

A balzare agli occhi del sindaco sarebbero state anche le troppe bottiglie di alcolici lasciate in strada dopo nottate da bagordi. E voci su presunti supermercati che venderebbero superalcolici a minori. «Questo deve finire - continua - sono anche pronte a fare un’ordinanza specifica se dovesse servire».

Quello che ha in mente il sindaco di Nepi è di coinvolgere tutti gli attori sociali che operano nel comune. Dai servizi sociali, alle scuole. Dalle scuole alle forze dell’ordine.

«Una funzione importante - spiega ancora - la dovranno svolgere anche le famiglie e in alcuni casi sarà a loro chiesto di collaborare con le istituzioni pubbliche per superare criticità particolari di qualche giovane. Non solo, insieme con gli assessori Ciavatta e Perugini abbiamo concordato sulla urgenza di intervenire con provvedimenti incisivi per far comprendere che alcuni comportamenti dei nostri giovani potrebbero essere negativi per la loro crescita. Per questo i due assessori stanno predisponendo un apposito programma da concordare con le istituzioni scolastiche e le famiglie. Non vogliamo che i nostri giovani vivano l’esuberanza della loro età facendosi del male, riteniamo doveroso segnalare i danni per la loro salute che potrebbero derivare da alcuni modelli di comportamento. Se non lo facessimo verremmo meno alle nostre responsabilità. Ci vorrà tanto impegno, ma siamo decisi ad affrontare le difficoltà che ci aspettano».

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