Rapinano supermercati vestiti da centauri, il cassiere: «Mi hanno detto di stare zitto e buono»

Tribunale
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Mercoledì 22 Dicembre 2021, 06:20

«Sono entrati con un casco integrale in testa e mi hanno detto di stare fermo e buono. E per convincermi mi hanno mostrato la pistola». Con la testimonianza del cassiere di un supermercato entra nel vivo il processo a due cinquantenni romani accusati di rapina aggravata e porto abusivo di arma da fuoco. I due imputati nel 2014 presero di mira tre diversi punti vendita nella Tuscia, tra Ronciglione e Vetralla. Tre i colpi messi a segno con lo stesso modus operandi prima di finire in arresto. I due, stando a quanto ricostruito, arrivavano da Roma a bordo di una moto di grossa cilindrata e vestiti completamente di nero e con casco integrale entravano e chiedevano ai commessi di svuotare le casse dei punti vendita. «Non saprei riconoscerli - ha spiegato il dipendente del Despar di Vetralla in aula - avevano un casco nero sul viso ma avevano un accento simile al nostro. Erano calmissimi e mi hanno mostrato l’arma per convincermi.

Era una pistola. Mi hanno detto solamente: “Tu ti metti qui e non ti muovi più“. E io così ho fatto. Sono stati veloci molti clienti, presenti in negozio durante la rapina, non si sono accorti di niente». I due banditi sono stati catturati sul litorale poche ore dopo l’ultimo colpo, messo a segno il 4 luglio 2014 al supermercato Sigma di viale Eugenio IV a Vetralla per un bottino di 5mila euro. Secondo l’accusa, avevano messo a segno altre due rapine, una a Ronciglione e l’altra, il 21 marzo dello stesso anno, ai danni del negozio Despar di via Cassia 2, sempre a Vetralla. Portando via 10mila euro. I centauri delle rapine ai supermercati sono stati ammanettati a Civitavecchia dopo un inseguimento lungo l'Aurelia. Si tornain aula, con le testimonianze degli investigatori, il prossimo 15 marzo.

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