In viaggio in tangenziale tra tonnellate di rifiuti

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Rifiuti ovunque. Tappeti di bottiglie di birra lungo gli spartitraffico o nei fazzoletti verdi, per così dire, di rotonde, scarpate, uscite e corsie di accelerazione. Sacchetti di ogni genere, ingombranti, qualche pneumatico.
Le speranze di Lecce e del Salento di spiccare il volo verso un futuro di modernità, di affrancamento dallo stigma di un Meridione arruffone e arretrato, si incrinano percorrendo le tangenziali di Lecce e le tante strade che, da queste, si ramificano accompagnando attoniti automobilisti turisti compresi nei vari quartieri del capoluogo.

L'impresa Monteco, che si occupa della pulizia della città per conto del Comune, nei soli quattro mesi estivi del 2021 ha raccolto dalle tangenziali e dalle strade in uscita dal centro urbano ben 79,03 tonnellate di rifiuti. Una enormità. Di queste, 45 tonnellate sono scarti edilizi, a riprova che sono ancora tantissime le piccole imprese edili che si disfano in modo illegale di rifiuti speciali, scaricando sulla collettività un costo che dovrebbe essere incluso nel bilancio delle aziende. Ma tant'è.
Altre 24,3 tonnellate raccolte sono state conferite nell'indifferenziato: parliamo di sacchetti all'interno dei quali c'è anche materiale riciclabile, come alluminio, vetro, plastica, ma che per colpa di incivili ed evasori finisce in discarica, sempre a spese della comunità intera. Ancora, Monteco in quattro mesi ha recuperato dai cigli delle strade 5,1 tonnellate di ingombranti e una tonnellata di vetro e pneumatici.