Olimpiadi, la Russia continua a vincere ori ma sul podio niente inno e bandiera nazionale

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Continua a tenere banco ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 la questione relativa alla delegazione di atleti russa, presentatasi alle Olimpiadi senza bandiera - o meglio, con una bandiera creata ex novo appositamente - e che durante le cerimonie di premiazione ha chiesto che non vengano riprodotte le note dell'inno nazionale. È quello che è successo, ad esempio, durante la cerimonia di assegnazione delle medaglie del fioretto a squadre femminile, specialità in cui le russe si sono aggiudicate l'oro battendo in finale la Francia, e in cui, tra l'altro, è stato coinvolto anche il team italiano, classificatosi terzo.

Il tutto, come noto, è dovuto alla vicenda di doping di stato di cui la Russia è stata infelice protagonista nel 2019, quando la Wada fece emergere il sistema fraudolento, spingendo il Cio a squalificare la Nazione Russa dalle competizioni internazionali dei quattro anni successivi.

Non furono negate però le Olimpiadi ai singoli atleti non dopati e già qualificati ai Giochi, dando il via a quest'inedita situazione, caso leader in una edizione della competizione a cinque cerchi, dove gli atleti russi si sono presentati sotto le insegne del Roc (Russian Olympic Committee).