Checco Zalone: «In Tolo Tolo c'è un po' di Conte, Salvini e Di Maio: insomma un mostro»

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«Ho inserito nel film un personaggio che somiglia ai politici attuali: una carriera sorprendente come Di Maio, veste come Conte e parla come Salvini. Insomma ho creato un mostro». Così Checco Zalone alla presentazione di "Tolo tolo" di Checco Zalone, primo film da lui diretto e con una sceneggiatura condivisa con Paolo Virzì. Uscita monstre, 1200 copie distribuite da Medusa, per questo film che parla di Africa, emigrazione, Italia, politici improvvisati e fascismo («tutti lo abbiamo dentro come la candida», dice a un certo punto il protagonista Checco approdato in Africa dopo il fallimento dei suoi sogni in Italia).

E il trailer sull'emigrazione che ha fatto tanto discutere? Neppure una immagine in Tolo Tolo: «Il trailer non c'entra niente con il film - confessa Zalone in conferenza stampa - lo avevamo concepito come promozione, ma nessuno si aspettava che andasse a finire nelle prime pagine dei giornali». Un film che piacerà a Salvini? «Non c'è proprio Salvini nel film, comunque non volevo fare un film contro di lui. E poi se è contro di lui sarà Salvini stesso a dirlo». Gli fa eco il produttore Pietro Valsecchi: «Non avrei investito venti milioni di euro per fare un film contro Salvini».