Coronavirus, Crisanti: «Focolai più frequenti in autunno»

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«Non si può pretendere che sessanta milioni di italiani costantemente, ogni giorno, si adeguino a misure virtuose. Può capire che qualcuno si sbagli, che qualcuno sottovaluti o qualcuno interpreti male messaggi non coerenti e chiari come ci sono stati in questi giorni. Non si possono mettere in coercizione sessanta milioni di italiani. Bisogna accettare il fatto che in questa situazione i focolai scoppieranno e saranno anche più frequenti in ottobre e novembre. La cosa più importante è dare messaggi chiari agli italiani senza dire bugie Bisogna dire che il rischio c’è, che non siamo in una bolla e che i comportamenti di distanziamento sociale e l’uso delle mascherine non devono essere abbandonati». Lo ha detto a Sky TG24 Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova.