Usa, afroamericano fermato dalla polizia muore soffocato

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Shock negli Stati Uniti dove l’Fbi sta indagando sulla morte di un afroamericano rimasto soffocato durante un fermo di polizia a Minneapolis. La vittima è George Floyd, un 40enne fermato perché "appariva sotto gli effetti di droga" secondo quanto dichiarato dagli agenti. La scena è stata ripresa da alcuni passanti ed è finita online. Nelle immagini si sente distintamente Floyd urlare più volte "I can't breathe, I can't breathe, don't kill me" (non riesco a respirare, non uccidermi ndr) mentre l'agente continua premere il ginocchio, con tutto il peso del corpo, sul suo collo. Il commando di polizia di Minneapolis ha poi definito la morte dell'uomo "un incidente". Si tratta però dell'ennesimo incidente del genere che ha come conseguenza la morte di un afroamericano avvenuta per mano della polizia statunitense. L'episodio ha scatenato enormi polemiche negli Stati Uniti riaprendo il dibattito sull'uso eccessivo della forza da parte delle forze dell'ordine, ma ha anche richiamato alla mente la morte di Eric Garner, avvenuta nel 2014 a Staten Island, New York. Anche lui venne tenuto bloccato a terra con una presa al collo (la chokehold è in teoria una presa vietata alla polizia) da un agentementre continuava a ripetere "non respiro, non respiro". Anchein quel caso la scena era stata ripresa con un video da un amico e aveva scatenato violente proteste.