Matteo Renzi: «Alleanza con M5s? Non mi fidanzo con Di Battista»

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Matteo Renzi a tutto campo su Agenda, di Sky Tg24. “Abbiamo messo in quarantena per due mesi e mezzo sessanta milioni di italiani, ora credo che sarebbe buona norma se tutti noi politici mettessimo in quarantena almeno per due mesi e mezzo le polemiche inutili. Non uno propriamente moderato, quando c’è da fare qualche polemica la faccio, però oggi siamo in una fase molto complicata, gli altri Paesi stanno correndo, quindi chiacchiere zero e fatti tanti”. Ha detto il leader di Italia Viva.

ALLEANZA CON M5S?
NON MI FIDANZO CON DI BATTISTA
 
“Non immagino una coalizione futura tra Italia Viva, PD e M5S. Siamo una coalizione nata dall’emergenza della richiesta di pieni poteri di Salvini. Avremmo avuto una crisi europea pazzesca, un Presidente della Repubblica eletto con i voti dei NoEuro e una gestione dell’emergenza Covid più simile a quella di Bolsonaro. Ma con il M5S le distanze sono ancora innumerevoli, sulla visione per il futuro del Paese vedo molte più distanze con il M5S rispetto ad esempio che con il PD. Una cosa è tirare fuori l’Italia dalle sabbie mobili e su questo diamo una mano, ma pensare che io mi fidanzi con Di Battista anche no”. 
 
IL GOVERNO VA AVANTI SE FA LE COSE
 
“Il Governo va avanti se fa le cose e il mio augurio è che riesca a fare ciò che il presidente del Consiglio ha detto, cioè passare dalla chiacchiere ai fatti e io sono per dare una mano e perché le cose si facciano”. 
 
SU MES GIOCO DELLE PARTI ALL’INTERNO DEL M5S, È EVIDENTE CHE LO CHIEDEREMO
 
“In questi giorni ci raccontiamo la grande barzelletta che l’Italia debba decidere sul Mes, è evidente che noi chiederemo i soldi del Mes. Credo che sia tutto un gioco delle parti all’interno del M5S in attesa della decisione. Sul Mes – ha concluso Renzi – la manfrina di una parte dei Cinque stelle, in questo caso in grande pendant con Salvini e Meloni, non sta né in cielo né in terra, il Mes lo chiederemo come è ovvio che sia”.
 
STATI GENERALI / SALVINI NON VA PERCHÉ NON SONO IN LUOGO ISTITUZIONALE, LUI CHE HA SPIEGATO IL PROGRAMMA AL PAPEETE
 
“Salvini non va agli stati generali perché non sono in un luogo istituzionale, proprio lui che ha spiegato le sue linee programmatiche al Papeete. Fa un po’ ridere”. 

PROSPETTIVA FUTURA È INTIGANTE, LA GENTE HA CAPITO CHE MONDO SOVRANISTA NON FUNZIONA
 
“La prospettiva futura è molto intrigante, credo che l’Italia nei prossimi anni potrà fare grandissime cose. Il mondo del post Coronavirus può ripartire davvero dai fondamentali dell’Italia quindi sono ottimista. La gente ha capito che quel mondo sovranista senza scambi e fatto di muri non funziona ed è triste. Sono molto ottimista sul futuro, ma ci sono sei mesi o un anno in cui se non si interviene la gente muore di fame, quindi in questi mesi abbassiamo le polemiche”. 
 
RICHIAMI ALLA CONCRETEZZA VALGONO ANCHE PER BANKITALIA
 
“Sono giusti i richiami alla concretezza, valgono per i politici ma, siccome è stata Banca d’Italia a richiamare alla concretezza, valgono anche per Banca D’Italia. Una bellissima canzone di De Andrè diceva che la gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio, essendo Banca d’Italia uno di quelli che sulla Popolare di Bari ha dato il cattivo esempio, trovo che sia molto utile recepire i buoni consigli di ieri sulla concretezza”. 

SE SEGUIAMO I SONDAGGI DIVENTIAMO IL GRANDE FRATELLO
 
“Non dobbiamo spendere i soldi in base a quello che l’ultimo sondaggio ci suggerisce di fare. Se seguiamo giorno dopo giorno i sondaggi diventiamo davvero come il Grande Fratello, l’obiettivo diventa evitare la nomination e perdiamo la strada per tornare a casa. Occorre invece un progetto di lungo periodo di dieci anni, anche a costo di prendersi qualche insulto”.