Perquisizioni a No Vax, un indagato vandalizza un centro vaccinale

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(LaPresse) C'è anche chi si è reso responsabile di atti vandalici o di sabotaggio nei confronti di centri vaccinali tra gli indagati dell'inchiesta che ha portato oggi a 29 perquisizioni a carico di altrettante persone appartenenti a sodalizi NO VAX - NO GREEN PASS, su tutto il territorio nazionale. Le immagini diffuse dalla Digos di Firenze mostrano un giovane originario della provincia di Pisa intento a imbrattare le vetrate del Nelson Mandela Forum del capoluogo toscano. In particolare, l’indagine ha evidenziato come lo stesso ragazzo fosse anche l’autore delle analoghe iniziative attuate in quegli stessi giorni di agosto a Pontedera e Ospitaletto, nel Pisano, oltre che ad Empoli, a Castelfiorentino e lungo la Starda di Grande Comunicazione Fi.Pi.Li, in territorio fiorentino. L’indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti a identificare gli autori di minacce rivolte a esponenti delle istituzioni regionali e a un medico infettivologo, criticati per le loro posizioni a favore della vaccinazione. I reati ipotizzati, allo stato, sono costituzione e partecipazione ad associazione segreta e istigazione all’interruzione di pubblico servizio. La propaganda tesa ad avvicinare proseliti avveniva su Facebook, il reclutamento degli affiliati, che prendevano il nome di Guerrieri ViVi ed ai quali veniva assegnato un numero di matricola, avveniva invece su canali Telegram pubblici, mentre il coordinamento delle azioni si svolgeva attraverso canali Telegram segreti. Gli appartenenti all'associazione erano indotti a compiere azioni di vandalismo ai danni di centri vaccinali, ad intralciare e sabotare la campagna di vaccinazione e a pubblicare, in maniera coordinata e ad orari prestabiliti, tramite account falsi, post denigratori che prendevano di mira in particolare politici, infettivologi e giornalisti.