Pantaleo Corvino a scuola: l'intervista video

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Entusiasmo, partecipazione e sciarpe giallorosse. Pantaleo Corvino, direttore dell'area tecnica del Lecce, è stato accolto così al Liceo Da Vinci di Maglie. Una mattinata, organizzata con i ragazzi che frequentano il corso pomeridiano di giornalismo (coordinato da Paola Ancora), piacevole. Il direttore sportivo ha risposto alle domande dei giovani interlocutori, spaziando dalle proprie origini a una carriera sfolgorante, con oltre 600 partite in Serie A e quasi 60 in Europa. Dalla terza categoria alla Champions League, con un fil rouge: scoprire talenti e valorizzarli. Un concetto che vale per il calcio ma non solo. 

Corvino ha ricordato la propria scelta di dedicarsi esclusivamente al calcio: «Ero un sottufficiale in Aeronautica, ho deciso poi di provare l'avventura nel calcio professionistico dopo aver scalato le serie minori». E i sogni realizzati: «Sono stato il direttore sportivo della squadra della mia città, Lecce. E poi della Fiorentina, che era la squadra per cui faceva il tifo mio papà. Una volta disse a mia mamma: "Chissà se riuscirà a diventare il direttore della Fiorentina". Quando sono arrivato a Firenze lui già non c'era più, ma per me è stata un'enorme emozione». Talenti scoperti, da Bojinov e Vucinic a Vlahovic, partite da ricordare, dalla prima promozione in A con il Lecce a quel Fiorentina-Torino che valse la qualificazione in Champions. Corvino si è raccontato senza filtri. 

Al termine della mattinata, il direttore dell'area tecnica del Lecce si è concesso a un'intervista video per Quotidiano.