Litri di alcol, decine di bottiglie allineate sul parapetto, ragazzi che scavalcano balconi, distruggono mobili e suppellettili della casa in affitto, incendiano muri: le immagini che arrivano da Gallipoli, condivise su TikTok e poi su YouTube da un gruppo di giovanissimi turisti di Bari, lasciano senza fiato.
Al termine di una stagione estiva durante la quale si è, nuovamente, molto discusso - nella politica e fra gli imprenditori del settore - di quale direzione dare allo sviluppo turistico della Puglia e del Salento in particolare, il breve filmato condiviso sui social dal gruppo "Bari" (così è denominato su YT, ndr) e visibile a chiunque, anche ai non iscritti, affonda il dito nella piaga del degrado e del vandalismo con i quali sono costretti a fare i conti i residenti di Gallipoli e delle altre località turistiche rivierasche.
Non di un caso isolato si tratta, infatti, ma di un problema diffuso che, fino a oggi, non si è riusciti a risolvere: case pollaio, garage affittati a peso d'oro a frotte di giovanissimi che, per alcune settimane, hanno tenuto sotto scacco il centro della città gallipolina e Baia Verde, seminando caos e sollevando un vespaio di polemiche e lamentele.
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