Vacanze 2021 all'estero? Regole diverse in Grecia, Spagna, Francia, Croazia (e spuntano le prime zone verdi)

Vacanze e viaggi, il Green pass in Europa: come funziona paese per paese
Vacanze e viaggi, il Green pass in Europa: come funziona paese per paese
di Stefania Piras
7 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Giugno 2021, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 10:38

Grecia, Spagna o Croazia? Viaggi e vacanze, c'è chi non rinuncerà ad andare all'estero. Finora dieci paesi europei hanno adotatto il certificato verde vaccinale. La Commissione Ue ha già presentato la piattaforma che permetterà la validazione dei certificati digitali. In Italia si può ottenere il certificato in più modi: compare nel fascicolo sanitario elettronico, nelle app Io e Immuni. Si può ottenere anche attraverso il medico di base, il pediatra o il farmacista.

Ma come funziona ora se voglio andare all'estero?

Tamponi, quarantena, auto isolamento sono ancora necessari? Sì. Per non doversi sottoporre a tutto questo serve una sola cosa: il Green pass che diventa operativo dal 1° luglio e sarà un vero passepartout perché libera da ogni restrizione 14 giorni dopo la seconda dose di vaccino (se sono previste due dosi), o 14 giorni dopo la somministrazione di un vaccino monodose. Luce verde, insomma, se il ciclo di vaccinazione risulta completato. Attenzione, non c'è nulla di certo. Questa del Green Pass che evita quarantene e test a 14 giorni dalla vaccinazione completa è una proposta della Commissione europea per uniformare le procedure di spostamento in tutti i Paesi che ora sono diverse (il Consiglio europeo lo raccomanda da ottobre). Per dire: ci sono paesi che per accogliere i turisti accettano anche certificati vaccinali con la somministrazione di vaccini non autorizzati dall'Unione Europea.

Prima di una decisione definitiva in ambito europeo, per viaggiare bisogna ancora dimostrare l'avvenuta guarigione, l'esito negativo del tampone oppure l'avvenuta vaccinazione. 

 

Ma vediamo cosa ha in mente la Commissione europea. 

La Commissione, in virtù del calo dei contagi e della campagna di vaccinazione, vuole allentare gradualmente le misure sui viaggi. Vuole però anche introdurre un "freno di emergenza" che permetta di rispondere tempestivamente a focolai di varianti che dovessero prevalere. Ma il clima è positivo: «L'obiettivo è la riapertura sicura e coordinata delle società europee nelle prossime settimane. Via via che la vaccinazione procede sempre più rapida, si fa strada la certezza che si possa ripristinare gradualmente una libera circolazione senza limitazioni e in condizioni di sicurezza», ha detto Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare.

«Oggi abbiamo superato 250 milioni di vaccinazioni nell'Ue. E più di 80 milioni di europei sono ora completamente vaccinati», ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo: fornire dosi sufficienti per vaccinare il 70% della popolazione adulta dell'Ue a luglio», aggiunge von der Leyen.

La situazione ad oggi (2 giugno 2021)

Viaggiare senza restrizioni solo se:

- sono passati 14 giorni dall'ultima dose e si è quindi in possesso di un certificato di vaccinazione conforme al certificato COVID digitale UE, dovrebbero poter viaggiare senza necessità di test o quarantena. La stessa esenzione, nelle intenzioni della Commissione, dovrebbe valere per le persone guarite dal coronavirus che hanno ricevuto una delle due dosi di un vaccino bidose. «Lo Stato membro che accetti anche in altre situazioni una prova di avvenuta vaccinazione per esentare dalle limitazioni della libertà di circolazione, ad esempio dopo la somministrazione della prima dose di un vaccino bidose, dovrebbe accettare anche, alle stesse condizioni, il certificato di vaccinazione con un vaccino contro il Covid-19», si legge.


- nei 180 giorni successivi a un tampone molecolare positivo, le persone guarite dal coronavirus in possesso di un certificato conforme al certificato COVID digitale UE dovrebbero poter viaggiare senza necessità di test o quarantena.
 

- i viaggiatori in possesso di un certificato di test valido, conforme al certificato Covid digitale UE, dovrebbero essere esentati dagli eventuali obblighi di quarantena. La Commissione propone un durata di validità uniforme dei test: 72 ore per i tamponi molecolari e, se lo Stato membro li accetta, 48 ore per i test antigenici rapidi.

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Il sistema dei colori: 

in provenienza dalle zone verdi viene proposta nessuna limitazione;
in provenienza dalle zone arancioni: possibile obbligo di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o molecolare);
in provenienza dalle zone rosse: possibile obbligo di quarantena in mancanza di test preliminare alla partenza (antigenico rapido o PCR);
in provenienza dalle zone rosso scuro: viaggi non essenziali da scoraggiare fortemente; test e quarantena ancora obbligatori.

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Com'è ora (ognuno ha le sue regole)

Dall'Italia alla Grecia: bisogna compilare un modulo, esibire un certificato di vaccinazione contro Covid-19 e deve essere trascorso un periodo di 14 giorni dalla seconda dose (o dalla dose unica, per il vaccino Johnson & Johnson). I vaccini accettabili sono: Pfizer BioNtech, Moderna, Astra Zeneca/Oxford, Novavax, Johnson &Johnson/Janssen, Sinovac Biotech, Gamaleya (Sputnik), Cansino Biologics, Sinopharm. Oppure si deve esibire il risultato negativo di un test molecolare per Covid-19, effettuato entro 72 ore prima dell'ingresso in Grecia (i bambini di età inferiore a 5 anni sono esentati). Se nessuna delle opzioni sopra è possibile e se ci si è ammalati di Covid, si può esibire un  certificato di recupero negli ultimi 9 mesi rilasciato da un'autorità pubblica o da un laboratorio certificato.

Un'altra opzione è un certificato di risultato positivo del test molecolare PCR, che conferma che il titolare recuperato dall'infezione da virus SARS-CoV-2, eseguito almeno 2 mesi prima dell'arrivo, e non oltre 9 mesi prima dell'arrivo.

Dall'Italia alla Croazia: bisogna compilare un modulo online molto semplice in cui si può già comunicare con quale documento d'identità e sanitario si entra. I viaggiatori – indipendentemente dalla loro cittadinanza – provenienti da zone non classificate come "verdi" nella mappa europea possono entrare in Croazia senza fare l'isolamento solo nei seguenti casi: test rapido o molecolare negativo, certificato vaccinale che dimostri che la seconda dose di vaccino Covid-19 (o dose singola per Johnson & Johnson) è stata ricevuta più di 14 giorni prima dell'attraversamento del confine di Stato. Se invece una persona è guarita dal Covid, ha un certificato medico ed è stata vaccinata con almeno una dose di vaccino dopo il recupero, l'esenzione dall'isolamento è prorogata fino a 5 mesi dopo la vaccinazione.

Dall'Italia alla Spagna: bisogna compilare un modulo, non c'è quarantena, i documenti per entrare devono essere tradotti spagnolo, inglese, tedesco o francese. Tutti i viaggiatori che arrivano da zone ad alto rischio per via aerea o marittima sono soggetti all'obbligo di un test Covid-19 negativo prima della partenza. A partire dal 30 marzo, lo stesso requisito è imposto ai viaggiatori che attraversano la frontiera terrestre tra Francia e Spagna. Solo coloro che lavorano nel settore dei trasporti e dei lavoratori transfrontalieri saranno esentati, insieme a coloro che vivono nella zona di frontiera (fino a quando rimangono entro un raggio di 30 chilometri dalla loro sede).

Il test (rapido o molecolare) deve essere effettuato entro 72 ore prima dell'arrivo. I bambini sotto i 6 anni sono esentati. Questo certificato o documentazione giustificativa deve essere in versione originale e deve essere scritto in spagnolo, inglese, tedesco o francese. Se non è possibile ottenerlo in queste lingue, il certificato o la documentazione giustificativa devono essere accompagnati da una traduzione in spagnolo, effettuata da un organismo ufficiale. Può essere presentato in formato cartaceo o elettronico.

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Dall'Italia alla Francia: tutti i viaggiatori devono mostrare un tampone negativo prima della partenza. Il test deve essere effettuato entro 72 ore prima dell'arrivo. Se un test non può essere effettuato nel paese di partenza, è possibile chiedere all'Ambasciata o al Consolato francese un documento specifico denominato "Esenzione test RT-PCR". In questo caso, si verrà testati all'arrivo e una quarantena obbligatoria di 7 giorni dovrà essere completata in una struttura ricettiva convalidata dalle autorità pubbliche, con un ulteriore test alla fine del periodo di isolamento. I bambini sotto i 11 anni sono esentati. Anche nel caso di sintomi Covid-19, i viaggiatori dovranno essere sottoposti a quarantena o isolamento. 

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