Spiagge, tra divieti e numero chiuso i comuni delle vacanze vanno in ordine sparso

Spiagge, tra divieti e numero chiuso i comuni delle vacanze vanno in ordine sparso
Spiagge, tra divieti e numero chiuso i comuni delle vacanze vanno in ordine sparso
di Valeria Arnaldi Claudia Guasco
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Domenica 24 Maggio 2020, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Pantelleria e Favignana a numero chiuso, paletti che indicano dove stendere gli asciugamani sulle spiagge libere in Friuli Venezia Giulia, scogli solo su prenotazione in Liguria. Al mare sarà un'estate complicata, si sa. E non solo per i bagnini che, metro alla mano, devono rispettare le distanze di sicurezza anti Covid. Ci sono le spiagge libere da regolamentare, il temuto traffico sulla battigia, la cabine una per famiglia ma con la possibilità di ospitare anche i famigerati congiunti. Alle direttive regionali si aggiungono le ordinanze locali e c'è chi getta la spugna: nel tratto di arenile di Marina centro, a Rimini, ieri l'unico stabilimento che ha piantano qualche ombrellone, a otto metri l'uno dall'altro, è il bagno 29. «Poi li tolgo e li rimetto con le misure giuste, quando si conosceranno», dice Andrea, il titolare.

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CONTROLLI AI VARCHI
Dove lo spazio scarseggia, maggiori sono i problemi. Lo sa bene l'assessore al Turismo della Sicilia Manlio Messina, alle prese con l'afflusso di turisti sulle isole minori. Gli ingressi saranno contingentati attraverso calcoli matematici «in funzione dei posti letto e di un numero massimo di visite giornaliere», spiega. Favignana e Pantelleria chiedono l'ingresso in tutte le isole minori della regione solo con passaporto sanitario che preveda il test sierologico, da eseguire nel comune di residenza, l'obbligo di comunicazione alla capitaneria di porto prima di sbarcare in qualsiasi approdo, il potenziamento della sorveglianza e del monitoraggio dei punti di partenza via mare. Primi bagnanti post-lockdown, ieri, in Sardegna. Distanziati. Da Torre Grande a Oristano l'accoglienza è stata caratterizzata da cartelli con l'elenco delle regole da rispettare.

Il comune di Teulada ha annunciato il numero chiuso per Tuerredda: saranno ammesse al massimo 1.100 persone, con controlli ai varchi affidati a personale comunale per garantire che non ne entrino di più. Prevista la possibilità - non l'obbligo - di un contributo volontario di un euro. Il sindaco di Posada Roberto Tola prevede l'assunzione di 54 volontari per garantire presidio e rispetto delle misure. Contingentamenti degli spazi e distanziamento pure al Poetto. Nessuna spiaggia a numero chiuso a Olbia, ma distanziamento, sanificazione e controlli, con possibilità per gli stabilimenti balneari di avere più spazio rispetto alle abituali concessioni demaniali.

Articolato il piano del Comune di Fiumicino, nel Lazio, al via dal 29 maggio: 100 volontari saranno ai varchi dalle 8 alle 21, strade e spiagge saranno presidiate da polizia locale e forze dell'ordine, a Passoscuro e Coccia di Morto la sorveglianza sarà anche via mare. Per la vigilanza sulla costa, inoltre, sarà usato il drone della protezione civile. Ad Anacapri, per Faro di Punta Carena e Gradola nei pressi della Grotta Azzurra, si sta studiando una piattaforma per prenotazioni on line con tre fasce orarie, possibili fino a esaurimento posti. Distanziamento e spazi contingentati a Portoferraio: almeno un metro tra persone, salvo conviventi, e una superficie di dieci metri quadri per ogni ombrellone. La distanza tra le attrezzature è di 150 centimetri in Campania. Nel protocollo regionale di sicurezza sono indicati accesso con prenotazione per favorire, appunto, il contingentamento, con registrazione degli utenti, possibile controllo della temperatura corporea - ingresso vietato dove è superiore a 37,5 gradi - e presenza di steward. Stesse misure per le spiagge in concessione in Puglia, dove è prevista pure la recinzione, nonché in Sicilia e in Calabria.

PICCHETTI
In Liguria il comune di Lerici ha delimitato le scogliere con corde, per creare varchi controllati e far entrare i bagnanti solo su prenotazione. A Grado, vicino a Trieste, località da 1,4 milioni di presenze l'anno, sono stati installati picchetti sulla spiaggia libera per appoggiare gli asciugamani. A Lignano, annuncia il sindaco Luca Fanotto, «gli ombrelloni si dovranno prenotare online e attiveremo anche per le spiagge libere un accesso contingentato, con profilazione degli utenti e richiesta delle generalità».

 

 
 
 

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