Viaggi, seconda dose e Green pass, Sileri: «Dovrebbe essere esteso a chi ha completato il ciclo vaccinale» Le regole paese per paese

Viaggi, seconda dose e Green pass, Sileri: «Dovrebbe essere esteso a chi ha completato il ciclo vaccinale» Le regole paese per paese
di Giampiero Valenza
5 Minuti di Lettura
Martedì 18 Maggio 2021, 14:31

Ci sono diversi parametri che saranno alla base del futuro green pass, il lasciapassare che permetterà di poter viaggiare e muoversi durante la pandemia di Covid-19. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in un suo intervento a Radio Anch’Io, è stato chiaro: “Dovrebbe essere esteso solo per chi ha completato il ciclo”. Dunque, la prassi sarebbe molto più veloce per tutti coloro i quali saranno vaccinati con i monodose.

Di sicuro i parametri dovranno essere coordinati con gli altri Paesi europei. Altro tema che toccherà viaggiatori con il pass è la copertura vaccinale contro il Covid: da più parti sembra si tenda ad arrivare all’anno di immunità. Dunque, di pari passo, stessa validità dovrebbe avere il Green pass.

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A regolare le modalità operative dei viaggi in Italia sono le ordinanze del ministero della Salute.

Per andare all’estero, invece, bisogna seguire le disposizioni messe in atto nei singoli Paesi e che sono indicate sul sito Viaggiare sicuri dell’Unità di Crisi della Farnesina. Ad oggi la fotografia dei viaggi in ingresso in Italia prevede queste categorie:

Elenco A: San Marino e Città del Vaticano.

Non ci sono limitazioni

Elenco B: non ci sono Stati al momento che appartengono a questa lista, quella dei paesi a basso rischio epidemiologico

Elenco C: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale, basi britanniche nell’isola di Cipro), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.

Dal 16 maggio al 30 luglio gli spostamenti sono consentiti senza necessità di motivazione, tranne quelle previste in Italia su base regionale. In caso di soggiorno o transito da questi Paesi nei 14 giorni precedenti, oltre a compilare un’autocertificazione è obbligatoria la certificazione verde Covid-19, da cui risulti di essersi sottoposti nelle 48 ore antecedenti all’arrivo in Italia a un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Nel caso in cui non sia possibile presentare la certificazione, bisogna sottoporsi a un isolamento fiduciario di 10 giorni, informando il dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento e un test molecolare al suo termine.

Elenco D: Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Rwanda, Singapore, Stati Uniti, Thailandia. Dal 16 maggio al 30 luglio gli spostamenti sono consentiti senza necessità di motivazione, tranne quelle previste in Italia su base regionale. In caso di soggiorno o transito da questi Paesi nei 14 giorni precedenti, oltre a compilare un’autocertificazione (che a breve sarà sostituita da un formulario digitale di localizzazione) è obbligatorio un certificato da cui risulti di essersi sottoposti nelle 48 ore antecedenti all’arrivo in Italia a un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Nel caso in cui non sia possibile presentare la certificazione, bisogna sottoporsi a un isolamento fiduciario di 10 giorni, informando il dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento e un test molecolare al suo termine.

Elenco E: tutti gli altri Stati del mondo.

Gli spostamenti sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, come lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Il rientro e ingresso in Italia, in caso di soggiorno o transito nei 14 giorni precedenti è sempre copnsentito ai cittadini italiani, dell’Unione europea o dell’area Schengen e ai loro familiari, ma anche per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile, anche se non conviventi. Va compilata un’autocertificazione e serve un test negativo, molecolare oi antigenico, fatto 72 ore prima dell’ingresso in Italia. Comunque, bisogna sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni. Al termine è obbligatorio fare un test.

Elenco E/Misure speciali: Bangladesh, Brasile, India e Sri Lanka.

Tranne qualche deroga, presente sul sito di viaggiaresicuri, è vietato l’ingresso a tutti coloro i quali provengono da questi Paesi o che vi abbiano soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti.

Per i viaggi all'estero dall'Italia

Ad ora non c'è una disposizione unitaria a livello europeo. In Spagna l’ingresso è consentito senza obbligo di quartantena, con un test molecolare negativo da fare 72 ore prima dell’ingresso nel Paese. In Germania bisogna avere un certificato vaccinale o essere guariti dal Covid o un test antigenico fatto nelle 48 ore precedenti. Questa regola non vale per i bambini al di sotto di sei anni. Nel Regno Unito, invece, si chiedono: un test negativo da fare 72 ore prima, un formulario on line da compilare, una quarantena di 10 giorni che si riduce a 5 se si arriva da un Paese non in black list e due test Covid nel secondo e ottavo giorno di isolamento.

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