Smart working, le Canarie sono la destinazione del momento

Smart working, le Canarie sono la destinazione del momento
Smart working, le Canarie sono la destinazione del momento
di Francesca Spano'
3 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Dicembre 2022, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Il paradiso dell’eterna primavera, comodo da raggiungere dal nostro Paese e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Da anni le Isole Canarie rappresentano il rifugio preferito di molti italiani, non solo avanti con l’età e prossimi alla pensione ma anche giovanissimi, che dicono addio alla stressante routine quotidiana per vivere all’aria aperta a due passi dal mare. Oggi la destinazione merita un posto in primo piano anche nel settore del remote working, con un numero sempre più elevato di blogger, imprenditori o freelance che scelgono questa sede per lavorare da remoto, sfruttando costi più bassi e una maggiore capacità di spesa. 

Viaggiatori che cambiano vita

L’Ente per il Turismo delle Isole Canarie ha deciso di scommettere su questo tipo di potenzialità locale già nel 2020, quando la pandemia da Covid-19 era ancora nel suo periodo più critico, ma erano tantissimi a cercare una boccata d’aria nell’Arcipelago.

Gli arrivi, infatti, in una pochi mesi sono aumentati in modo esponenziale e la tendenza non accenna a diminuire.

Addio mete lontane: ora si punta al risparmio senza rinunciare alla bellezza

Negli anni passati, chi poteva lavorare a distanza senza doversi necessariamente recare sul luogo di lavoro, volava verso luoghi esotici e molto lontani. Ora, invece, il fattore economico è fondamentale e si sceglie di lavorare dove è possibile risparmiare per vivere con uno standard più alto. Ecco che le Canarie diventano, dunque, il posto preferito di molti, senza dimenticare che sono considerate “l’ufficio con il miglior clima del mondo”. In più il telelavoro garantisce maggior flessibilità ed equilibrio tra lavoro e vita privata. Non sono poche le persone che hanno deciso di dimettersi per guadagnare un tenore di vita più elevato. I numeri parlano chiaro: Paesi come l’Italia e il Regno Unito, contano 1,3 milioni di dipendenti che hanno lasciato il proprio impiego nei primi 9 mesi del 2021 e il 2023 lascia pensare che la tendenza globale sarà quella di cercare condizioni migliori, a costo di optare per il licenziamento, laddove non ci si ritenga soddisfatti della qualità del proprio quotidiano. Una ricerca di Nomad List, il portale di riferimento mondiale per chi lavora a distanza, ha evidenziato che chi lavora a Tenerife, Lanzarote, Gran Canaria e Fuerteventura, riesce a risparmiare fino al 61 per cento per un reddito di 50mila dollari, rispetto a Madeira, seconda in classifica.

Tutti pazzi per le Isole Canarie

Se nel 2022 le Isole Canarie hanno accolto più di 45.800 remote workers (secondo i dati di Nomad List aggiornati a ottobre), nel 2021 i telelavoratori sono stati 47mila. I Paesi di origine hanno riguardato: Germania (27%), Regno Unito (12%), Paesi Bassi (10%), Repubblica Ceca (8%), Stati Uniti (6,6%), Spagna (6,6%) e Irlanda (5%).

 

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