Le suore contro Salvini, ha chiuso un centro per donne straniere

Le suore contro Salvini, ha chiuso un centro per donne straniere
Le suore contro Salvini, ha chiuso un centro per donne straniere
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 10 Aprile 2019, 12:29

Città del Vaticano – Le suore contro il ministro Salvini per la chiusura dell'ennesimo centro di accoglienza straordinaria, il Cas di Torrenova, dove venivano accolte ragazze migranti della periferia est di Roma. «Proprio ieri mattina la struttura verrà chiusa e le giovani saranno messe su degli autobus e inviate verso destinazioni sconosciute, forse in uno degli altri centri sparsi in Italia, che uno dopo l’altro stanno chiudendo i battenti in virtù di questa desiderata e decretata 'sicurezza'» si sono sfogate le religiose sull'Avvenire.

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«Siamo fortemente rimaste colpite dalle modalità di attuazione della chiusura della struttura: tempi brevissimi di preavviso e poche informazioni sul futuro delle giovani donne coinvolte. Ci chiediamo: stiamo forse dando tutti quanti un cattivo esempio di gestione del fenomeno migratorio, con un approccio alle persone poco rispettoso dei diritti umani e non all’altezza dei valori del nostro Paese, l’Italia?» Tra le suore che si sono mosse per protestare contro la misura decisa dal ministro Salvini, c'è suor Maria Rosa Venturelli, dell'Usmi. Il giornale dei vescovi che ha pubblicato la loro lettera, condivide il dolore delle religiose e denuncia «il cuore scandaloso di questa politica è che non risolve nessun problema, ma ne crea di nuovi».

Lo smantellamento dello Sprar, si legge sul giornale della Cei, «checché ne dicano qualche capo politico e i suoi corifei, non è una battaglia contro il business dell’accoglienza, ma una vera e propria guerra contro la solidarietà e il volontariato e contro persone in carne ossa e anima. Questi stessi signori sono quelli che periodicamente vagheggiano la riapertura delle case chiuse. Non ci sono riusciti, e per intanto si danno da fare per avere i Cas chiusi. Vittime sempre i deboli, e soprattutto – come in questo caso – le donne». 






 

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