Coppie gay, monta la protesta in Germania, i preti: «Noi disubbidiremo al Papa e le benediremo»

Coppie gay, monta la protesta in Germania, i preti: «Noi disubbidiremo al Papa e le benediremo»
di Franca Giansoldati
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Marzo 2021, 12:25

Città del Vaticano - Ormai siamo alla disobbedienza aperta. Comunicata attraverso i social e nemmeno troppo velata. Il Responsum pubblicato dal Vaticano, su avallo di Papa Francesco, con il quale è stato proibito in tutto il mondo la pratica della benedizione alle coppie omosessuali sta causando un terremoto in Germania.  La protesta è diffusa, si sono sentite diverse voci contrarie. Tra queste quella di don Tobias Schaefer, rettore della cattedrale di Worms, che ha scritto sui social: «Se la Chiesa non può benedire ovunque le persone che desiderino una benedizione, non rinuncia al più appropriato dei suoi compiti? La benedizione non è uno strumento di giudizio morale, ma l'affermazione che Dio è lì, che cammina con noi. Nel bene e nel male». La conclusione a questa riflessione è che don Tobias continuerà a fare come sempre a fatto. «Non posso negare, né negherò la benedizione di Dio» a chiunque la richieda.

Prese di posizione analoghe sono arrivate dall'Austria dove un gruppo di sacerdoti, in un comunicato, si sono detti «profondamente inorriditi dal nuovo decreto vaticano che cerca di proibire la benedizione delle coppie dello stesso sesso.

Questa è una ricaduta che avevamo sperato di aver superato con Papa Francesco».

Anche in questo caso prevale un atteggiamento di ribellione e di distacco dalle direttive vatiane. «Noi - in solidarietà con tanti - non rifiuteremo in futuro nessuna coppia amorevole che chiede  la benedizione di Dio». Padre Helmut Schueller, il sacerdote che si è fatto portavoce di questi parroci austriaci, ha rincarato la dose precisando che il gruppo vuole che le regole della Chiesa siano cambiate in modo che anche i preti possano sposarsi e che le donne possano diventare preti. Non solo. Ha affermato che violerà le regole attualmente in vigore dando anche la comunione ai protestanti e ai cattolici divorziati che si risposano.

Fondata nel 2006 da nove sacerdoti, la struttura 'ribelle' afferma di avere almeno 350 preti e circa 3.000 sostenitori laici. Il Vaticano già otto anni fa era intervenuto cercando di farlo ragionare e privandolo di un titolo onorifico. Ma niente da fare. La protesta è destinata ad andare avanti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA