Il Papa a tutto campo, il covid, la comunione a Biden e le nozze gay non ammesse dalla Chiesa

Il Papa a tutto campo, il covid, la comunione a Biden e le nozze gay non ammesse dalla Chiesa
di Franca Giansoldati
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Giovedì 16 Settembre 2021, 15:37

DA BORDO DELL'AEREO PAPALE Sull'ultimo volo papale Az 4004 dell'Alitalia che lo riporta a casa dopo tre giorni intensi nel cuore dell'Europa, Papa Francesco non nasconde disappunto per la diffusione dei negazionisti persino in Vaticano. Si rammarica che la lotta alla pandemia stia producendo tante divisioni tra i cristiani, lui che ha sempre incoraggiato la vaccinazione sostenendo che si stratta di «un atto d'amore verso il prossimo». Anche nei due Paesi appena visitati ha notato un approccio totalmente differente: l'Ungheria di Orban è convinta no-mask mentre la Slovacchia è in linea con le strette misure comunitarie: vaccini, green pass e mascherine obbligatorie in pubblico.
Una spaccatura alla quale non sfugge nemmeno il Collegio cardinalizio e gli uffici della curia dove, tra le pieghe della amministrazione d'Oltretevere, si trova qualche persona maldisposta verso i vaccini. Conversando con i giornalisti che sono a bordo dell'aereo Francesco informa che uno di questi cardinali apertamente no-vax si trova ora ricoverato con il virus. «Poveretto». Si riferisce al cardinale Raimond Leo Burke, uno che in passato prendeva le distanze dal vaccino e su Twitter esternava i suoi dubbi. Francesco (vaccinato con due dosi Pfizer) ritiene questo fenomeno collettivo piuttosto «strano».
Fa notare «che l'umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: il morbillo, la poliomielite. Da bambini ci vaccinavano tutti e nessuno diceva nulla». Poi però cerca di andare oltre e capire l'origine di questa sfiducia probabilmente alimentata dalla incertezza, dalla diversità di tanti vaccini: «Anche la fama di alcuni vaccini che sono un po' di più di acqua distillata ha creato una paura». Una emozione primaria che, come si sa, è sempre una cattiva consigliera specie se va a braccetto con l'ignoranza.
«Altri dicono che col vaccino ti entra il virus dentro». Francesco allarga le braccia, sconsolato. «Altri affermano che i vaccini non sono sufficientemente sperimentati. Io però vorrei chiarire: in Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare». Il pressing sui dipendenti è iniziato a primavera. Era stata anche mandata a tutti i dicasteri una lettera per incentivare la vaccinazione bruciando i tempi nel dotare gli immunizzati di una card (a uso interno). Una minoranza aveva evitato di aderire alla campagna. Già perché i no-vax sono equamente distribuiti anche nella Chiesa. Al momento i no-vax rimasti non sono tanti: qualche suora anziana, alcuni dipendenti di curia, pochi professori che insegnano nelle università pontificie e un tecnico ospedaliero che il Bambin Gesù ha dovuto mettere in aspettativa (retribuita).
I minuti della brevissima conferenza stampa in aereo scorrono via veloci e gli argomenti da trattare sono tanti e si accavallano.
BIDEN
Sulla violenta bufera che ha prodotto tra i vescovi americani una spaccatura - se concedere o meno la comunione ai politici cattolici che hanno posizioni abortiste (tra cui il presidente cattolico Biden) - Francesco ripete la linea del magistero della Chiesa. L'aborto è un crimine abominevole, che non si può sostenere in alcun modo, dice, poi però vira improvvisamente su un terreno diplomatico incoraggiando i vescovi ad essere compassionevoli, ed agire in modo pastorale e mai politico. In parole povere a non andare allo scontro come alcuni stanno facendo.
COPPIE GAY
Stesso discorso per i matrimoni gay, nodo reso ancora più urgente dalla risoluzione europea che afferma che i matrimoni omosessuali registrati in uno dei paesi membri debbano essere validi in tutta l'Unione. Prima il Papa ha precisato che il matrimonio sacramentale per la Chiesa è solo «tra un uomo e una donna» e fin qui nulla di nuovo - poi ha aggiunto che se ci sono leggi civili che cercano di aiutare tanta gente di orientamento sessuale diverso, come per esempio i Pacs francesi, il quadro diventa accettabile. «Ad una condizione: senza imporre cose che nella Chiesa per sua natura non vanno». Una posizione scivolosa che andrebbe a cozzare con un vecchio documento varato a suo tempo dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, un testo probabilmente finito in soffitta. Infine il Papa, in ottima forma, scherza volentieri sulla sua operazione al colon. «Non è stata una cosa estetica».

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