Papa Francesco insiste a non portare la mascherina, all'udienza assembramenti di persone

Papa Francesco insiste a non portare la mascherina, all'udienza assembramenti di persone
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 9 Giugno 2021, 14:06

Città del Vaticano – Vade retro mascherina. Anche stamattina all'udienza generale Papa Francesco e' arrivato nel Cortile di San Damaso, nel cuore del Palazzo apostolico dove stamane lo aspettavano centinaia di persone per l'udienza generale, sistemate dalla Prefettura della Casa Pontificia a congrua distanza sociale, privo di mascherina. Un particolare anomalo che non è sfuggito ai presenti e alle telecamere, visto che in Vaticano vigono le stesse leggi italiane e la mascherina resta obbligatoria per tutti, nessuno escluso.

 

In diversi momenti dell'incontro, prima e dopo la catechesi, il pontefice senza tener conto delle distanze di sicurezza ha stretto la mano con spontaneità e salutato diversi fedeli (alcuni dei quali privi di protezione in volto).

Papa Francesco è stato vaccinato con due dosi Pfizer prima di partire per il viaggio in Iraq, nel febbraio scorso e si è dunque immunizzato.

Forse è per questo motivo che con le persone che erano presenti si è fermato a chiacchierare come se nulla fosse,  firmando opuscoli, poi ha benedetto rosari, ha accarezzato bambini e a sua volta si è lasciato fotografare sorridendo. Non sono mancati i soliti siparietti: alcuni fedeli gli hanno porto uno zucchetto bianco che il Papa si è messo sul capo per poi restituirlo ai suoi interlocutori.

Tra l'altro, ha notato l'Ansa, malgrado le regole anti-Covid tuttora in vigore, e pur sotto l'occhio delle forze di vigilanza, i pellegrini premevano e si assiepavano alle transenne al passaggio del Pontefice in evidenti assembramenti, senza il minimo rispetto delle distanze di sicurezza. Probabilmente questo aspetto potrebbe creare problemi in futuro e forse fare risaltare le stesse udienze generali se solo riprendesse a circolare in Italia una delle tante varianti covid che iniziano già ad intaccare la serenità di altri Paesi europei. 

Il tema della catechesi sviluppato stamattina da Francesco è tornato ad incentrarsi sulla forza della preghiera. «La preghiera - che è il 'respiro' di tutto - rimane come il sottofondo vitale del lavoro, anche nei momenti in cui non è esplicitata. E disumano essere talmente assorbiti dal lavoro da non trovare più il tempo per la preghiera. Nello stesso tempo, non è sana una preghiera che sia aliena dalla vita. Una preghiera che ci aliena dalla concretezza del vivere diventa spiritualismo, oppure, peggio, ritualismo» ha messo in chiaro.

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