Papa Francesco denuncia l'esistenza di bullismo tra gli stessi preti: fenomeno che avvelena la Chiesa

Papa Francesco denuncia l'esistenza di bullismo tra gli stessi preti: fenomeno che avvelena la Chiesa
di Franca Giansoldati
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Giovedì 17 Febbraio 2022, 10:57

Città del Vaticano – Il bullismo non è solo un fenomeno che avvelena mortalmente la vita nelle scuole, nelle caserme, sui luoghi di lavoro. E' un atteggiamento violento e negativo che si riscontra persino all'ombra del Cupolone e nella Chiesa e tra gli stessi sacerdoti. A mettere a fuoco questa deriva dei rapporti clericali è stato Papa Francesco che stamattina, aprendo un convegno sul sacerdozio in Vaticano, ha denunciato con forza questa deviazione capace di mettere zizzania e inquinare il clima generale. 

Bergoglio lo ha detto chiaro e tondo: «Tra i sacerdoti c'è molta invidia e bullying clericale».

La spiegazione che è alla radice di questo fenomeno, ha aggiunto, è l'incapacità di gioire per gli altri, provando «invidia. L'invidia che tanto tormenta i nostri ambienti e che è una fatica nella pedagogia dell'amore, non semplicemente un peccato da confessare». «Il peccato è l'ultimo, l'atteggiamento è invidioso, è tanto presente nelle comunità sacerdotali e la parola di Dio ci dice che è un atteggiamento distruttore: per invidia del diavolo entrato il peccato nel mondo, è la porta per la distruzione. E su questo dobbiamo parlarci chiaro: nei nostri presbiteri c'è l'invidia, non tutti ma c'è, a portata di mano, e dall'invidia al chiacchiericcio». 

«Non abbiamo cioè bisogno di vantarci, né tanto meno di gonfiarci o, peggio ancora, di assumere atteggiamenti violenti, mancando di rispetto a chi ci è accanto. Perché ci sono forme clericali di bullying. L'origine è l'invidia e si arriva alle calunnie: per arrivare a un posto... e questo è moto triste: da qui si chiedono informazioni per fare vescovo qualcuno, e tante volte riceviamo informazioni ammalate di invidia: questa è una malattia dei nostri presbiteri, tanti di voi, formatori nei seminari, avete conto di questo».

Il fenomeno del bullismo è da tempo sotto osservazione in Vaticano benchè finora solo circoscritto alle scuole e non al clero. Quattro anni fa il Papa aveva incoraggiato una campagna contro il cyberbullismo promossa dalla Fondazione Scholas Occurrentes e dalla Fondazione Carolina, ideata da Paolo Picchio, padre di Carolina Picchio, la figlia prima vittima accertata di cyberbullismo in Italia.

Secondo alcune stime, nel mondo almeno un bambino su quattro è stato vittima di bullismo o cyberbullismo. In Italia, primo Paese europeo a legiferare in questa materia specifica, si registrano circa 1200 nuovi casi ogni anno, di cui l’80% dovuti a Internet. In passato più di 200 ragazzi sono stati ricoverati e il 50% di questi ha tentato il suicidio. Le vittime possono essere anche giovanissime.

Finora però nessuno nella Chiesa aveva messo a fuoco il bullismo clericale.

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