Vaccini, «AstraZeneca agli avvocati per non sprecarli», ma è polemica: più attenzione per i fragili

Vaccini, «AstraZeneca agli avvocati per non sprecarli», ma è polemica: più attenzione per i fragili
di Federico Fabrizi
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Lunedì 22 Marzo 2021, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 08:55

PERUGIA Avanti, c’è posto. Chi fa l’avvocato e domenica mattina si sveglia presto prende il vaccino: a Trestina ci sono 110 dosi disponibili di Astrazeneca. Solo a Trestina? Possibile? No. Una quarantina anche a Bastia. E a Terni? Guai a lasciare indietro gli avvocati ternani a scapito dei perugini, si ricomincerebbe col derby. Quindi, detto, fatto: per loro l’avviso è arrivato all’ora di pranzo.
La domenica che definire “confusa” è poco era stata preceduta da un sabato che non prometteva bene. Sabato sera alle 20.30 parte una comunicazione dalla Usl 1 -distretto Alto Tevere - indirizzata all’ordine degli avvocati di Perugia: informa della «disponibilità di 110 dosi Astrazeneca da somministrare la mattina successiva». Comunicazione prontamente girata dall’ordine professionale agli iscritti: «Gli avvocati che fossero interessati potranno recarsi al Cva di Trestina dalle 8.30 alle 11.30 ove si procederà alla vaccinazione fino ad esaurimento, secondo l’ordine di presentazione... è necessario recarsi al punto vaccinale avendo già compilato la documentazione allegata...». E via di corsa. Per Bastia accade una cosa simile, almeno a leggere il candido racconto fatto sulla pagina Facebook dall’avvocato Franco Matarangolo (ex consigliere comunale del Pd): «Ho fatto questa mattina il vaccino avendo saputo per vie ufficiali dalla Usl 1, tramite il mio ordine, che avanzavano 44 vaccini e che chi si fosse presentato questa mattina al centro vaccinale di Bastia Umbra avrebbe avuto la propria dose...».
«Ma noi non abbiamo sollecitato alcunché. È stata la Usl a contattare la referente per il piano vaccinale Covid dell’Ordine degli avvocati di Perugia - spiega Stefano Tentori Montalto, presidente degli avvocati perugini -... magistrati, personale amministrativo e avvocati sono stati compresi nel piano vaccinale regionale. Magistrati e personale amministrativo di Perugia hanno già cominciato la vaccinazione sabato».
«Nessuna preferenza per gli avvocati - fa sapere la Usl 1 - i referenti dei servizi essenziali, anche operatori della scuola, assistenti sociali, forze dell’ordine e onoranze funebri sono stati allertati della presenza di alcuni posti liberi nella giornata di domenica, solo alcuni hanno risposto tempestivamente...». Insomma, gli avvocati non sarebbero stati privilegiati, ma solo più solerti e più attrezzati. La Usl 1 racconta che sabato si sarebbe accorta di alcuni “buchi”: solo 5 prenotazioni per il punto vaccinale di Trestina su 118 disponibili, solo 10 per quello di Bastia e appena 28 per Ponte D’Oddi a Perugia. Di fatto, percentuali da allarme rosso. «La soluzione è maturata perché c’erano poche prenotazioni e alcune persone avevano disdetto – dice Massimo D’Angelo, direttore sanitario della Usl 1 e commissario regionale all’emergenza – l’obiettivo è non sprecare vaccini e giornate di lavoro degli operatori».
Ci sarebbe, tuttavia, l’indicazione scandita con chiarezza dal generale Figliuolo nella riunione tenuta venerdì con i rappresentanti delle Regioni: no alla gerarchie di categorie professionali, si va per età e condizioni di salute.
Ma ieri è successo pure altro. Alle 13.26 Pietro Felici della Usl 2 invia una pec al presidente dell’ordine degli avvocati di Terni, mettendo in copia anche il direttore dell’azienda Massimo de Fino: «Illustre presidente, come da nostro contatto telefonico confermo la possibilità di effettuare dosi vaccinali presso la sede di via Bramante ai suoi colleghi sin da oggi, con il termine orario alle 16.30 con il prodotto Astrazeneca...». E via un’altra corsa. Stavolta per circa 170 fortunati. 
Va all’attacco il gruppo Pd in Regione: «Basta opacità. La Regione dichiara prioritari i vaccini ai più fragili e agli anziani, come proposto da noi, poi le dosi in esubero vengono destinate agli avvocati senza una lista di supplenti... con quale criterio e su quali basi scientifiche?». E Thomas De Luca (M5S): «Chi prima arriva prima si vaccina, vale per gli avvocati, ma disabili e categorie fragili sono in coda».

Una giornataccia.

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